Google pronta a confermare correttezza nella gestione dei brevetti Motorola

In vista della decisione della Commissione europea sull’acquisizione di Motorola Mobility, la società pronta a sottoscrivere un impegno formale sulla gestione dei brevetti essenziali.

È un impegno formale quello che si appresta a sottoscrivere Google.
Secondo quanto riportano fonti statunitensi, con l’obiettivo di tranquillizzare gli enti regolatori e di controllo rispetto alla corretta con la quale l’azienda utilizzerebbe il vantaggio competitivo che le deriva dall’acquisizione di Motorola Mobility, Google è pronta ad assumere l’impegno formale di concedere in licenza a prezzi equi i brevetti che fan parte degli asset dell’azienda.

L’impegno dovrebbe essere redatto in forma scritta, in una lettera che indirizzerà in primis all’Etsi, lo European Telecommunications Standards Institute, e ad altri enti con la speranza di dare una risposta convincente alle obiezioni formulate in merito all’operazione di acquisto annunciata la scorsa estate.

La scelta di Etsi, che annovera membri da 62 Paesi diversi, non è casuale.
Fin dall’annuncio dell’accordo di acquisizione, infatti, a Google sarebbero pervenute a diverso titolo interrogazioni formali e informali sul fatto che alcuni brevetti essenziali di Motorola continueranno o meno a essere concessi in licenza in modalità Frand, vale a a dire in termini “fair and reasonable”, e per Google, secondo quanto dichiarato da un portavoce della società, la risposta è semplice e definitiva: lo saranno.

Anche i tempi di invio della lettera non sono casuali: la Commissione Europea sta valutando in questi giorni l’accordo di acquisizione e dovrebbe dare il suo parere entro il prossimo 13 febbraio.

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