Anche i partner dicono la loro

«La morte dell’As/400? Non la vedo davvero. In tutta la Sardegna abbiamo circa un centinaio di clienti che utilizzano questa piattaforma. Inoltre, vendiamo in ambiente Acg e gli strumenti che proponiamo sono applicazioni tecnologiche utili a portare gl …

«La morte dell’As/400? Non la vedo davvero. In tutta la Sardegna abbiamo circa un centinaio di clienti che utilizzano questa piattaforma. Inoltre, vendiamo in ambiente Acg e gli strumenti che proponiamo sono applicazioni tecnologiche utili a portare gli iSeries sul Web. Con questo, non c’è alcuna preclusione verso l’universo Microsoft: il futuro va verso l’integrazione, ma il nostro parco As/400 è piuttosto stabile. I clienti che si perdono sono di piccole dimensioni e migrano solo quando sono convinti che le applicazioni di cui hanno bisogno avrebbero costi troppo elevati su As/400. Senza contare quei clienti che hanno lasciato e poi sono tornati sui loro passi perché la piattaforma Ibm è molto più stabile e, a lungo termine, meno onerosa, specie se quelli che la utilizzano vi hanno collegato anche i propri sistemi di logistica.»
Stefano Meloni, Ad di Vega Service

«Il passaggio a macchine più moderne è lento, ma graduale. Gli As/400 stanno perdendo partner. Parlo di realtà di grosse dimensioni che sono andate fallite e un motivo ci sarà. Microsoft per noi sta proponendo qualcosa di nuovo e noi diamo al cliente quello che gli serve per il suo progetto. Ed è estremamente facile che non sia un As/400. D’altronde, se
Microsoft ha messo gli occhi sui partner Ibm, vuol dire che è sicura del fatto suo. Al suo fianco, poi, non ci sarà solo TeamSystem: l’alleanza riguarda anche noi e tutti i partner che hanno prodotti e soluzioni in grado di innovare quelle che girano su As/400.»

Edoardo Bolzani, presidente
di Rds Software

«L’interesse di Microsoft al mondo As/400 nasce dal fatto che all’estero
è un settore non così presidiato come in Italia, dove le soluzioni dei partner hanno risposto, negli anni, adeguatamente rispetto ai bisogni dei clienti. Per cui credo che fuori dal nostro Paese ci potrebbe essere terreno fertile, dove la stessa offerta di Navision
ha già preso bene e i Pseries (quindi mondo Unix – ndr) hanno avuto ottimi riscontri. La vedo messa peggio in Italia: forte è la reazione di Ibm e dei partner. Secondo me non sarà facile»

Paolo Castellacci, presidente
di ComputerGross

«Come da perfetto stile Microsoft, pur rientrando nel novero dei loro partner di rilievo, non siamo stati minimamente informati. Ma il mercato dell’As/400 non si scalza. Sono vent’anni che ci provano, ma perché cambiare macchine che si sono sempre dimostrate affidabili e potenti, aggiornate
e allineate alle architetture aperte presenti sul mercato? Per giunta, i partner che seguono questa tipologia di clienti sono qualificati e, in un Paese come l’Italia, dove quello tecnologico non è certo fra i primi aspetti tenuti in considerazione da chi compra, il cliente si affida al partner che lo segue meglio. Con questo, anche noi cerchiamo sempre di scalzare la concorrenza, ma oggi si compra un prodotto nuovo solo se chi l’acquista è una realtà che si apre in quel momento al mercato; se quella in uso è una soluzione che non è più in grado di rispondere a determinate esigenze, oppure se ci si è arrabbiati con il produttore, mentre se ci sono incomprensioni con il rivenditore, si cambia partner. Nel caso dell’As/400 chi cambia dovrebbe anche migrare hardware, infrastruttura e sistemi operativi… chi glielo fa fare?»

Enrico Itri, presidente di Microarea

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