Home Digitale Acer: il progresso sostenibile sia alla base delle strategie aziendali

Acer: il progresso sostenibile sia alla base delle strategie aziendali

L’intervista a Diego Cavallari, di Acer. A distanza di un anno dal varo a livello europeo del recovery plan, che in Italia ha portato al PNRR, 01net realizza un’inchiesta, basata su un ciclo di interviste con le principali società che operano in Italia nell’ICT sulla loro strategia per la digitalizzazione delle aziende italiane nel 2022.
Parliamo con loro di quattro temi cardine della trasformazione digitale: resilienza, cybersecurity, cloud, sostenibilità ambientale e sociale e le risposte consentono di costruire la mappa di partecipazione delle realtà ICT alla crescita del Paese in senso digitale.
E c’è un tema in più, il quinto: con spirito consulenziale, chiediamo di fornire agli imprenditori italiani un’idea in più, capace di produrre valore immediato sul piano dell’efficienza e della competitività.

Per Acer Italia ci ha risposto l’Amministratore Delegato, Diego Cavallari.

Un anno dopo il Recovery Plan, a che punto siamo con la reale trasformazione del Paese: con quali soluzioni, competenze e servizi partecipate alle missioni del PNRR che coinvolgono il digitale?

Nel Paese è avvenuta una trasformazione tecnologica, che ha visto il PC riprendere il suo ruolo centrale andandosi ad evolvere in linea con le esigenze di una migliore connettività e di strumenti di collaborazione e di produttività più avanzati. Soprattutto, assistiamo a un cambiamento culturale che è stato catalizzato dall’emergenza sanitaria. Sono cambiati i comportamenti delle persone e il loro atteggiamento verso la tecnologia; comunicare e collaborare in videoconferenza è ormai prassi consolidata, così come lo sono il lavoro e lo studio da remoto, ma anche l’utilizzo sempre più frequente dell’e-commerce.

In questo senso è più importante che mai tenere conto della sicurezza dei dati e dell’identità dell’utente attraverso funzionalità quali il Trusted Platform Module (TPM), un chip anti-manomissione che rileva segni di intrusione all’avvio del sistema, o applicazioni di riconoscimento biometrico, così come la possibilità di chiudere la webcam con un otturatore meccanico.

Il 2021 è stato l’anno in cui il tema della cybersecurity è atterrato in tutte le imprese. Quali prospettive concrete vi siete dati per il 2022?

Il tema della cybersecurity non è certamente nuovo e già da alcuni anni le aziende si stanno attrezzando per affrontarlo. Certamente con la pandemia sono emersi nuovi aspetti legati al tema, a partire dall’affermarsi del lavoro ibrido che ha portato a una condivisione dei dati aziendali anche al di fuori dei data center interni. In contesti dove sempre più persone lavorano da remoto o in mobilità, tanto i data center quanto i PC devono tenere conto di caratteristiche di sicurezza che vanno dalla salvaguarda dei dati alla protezione dell’identità dell’utente. In questo senso, Acer ProShield Plus offre agli utenti una soluzione all-in-one con funzioni di cifratura, decifratura e autenticazione biometrica attraverso un’applicazione di riconoscimento facciale simile a quella di Windows 11 Pro.

In generale, portiamo avanti anche un discorso di informazione ed educazione a livello aziendale per sensibilizzare i dipendenti nel riconoscere mail o messaggi potenzialmente malevoli, oppure a prestare attenzione alle possibili vulnerabilità delle loro reti domestiche o delle reti mobili a cui si connettono quando lavorano in mobilità, spesso condividendo dati e traffico anche sui loro dispositivi personali.

Componente fondamentale della trasformazione digitale è il cloud. Quali sono le scelte che dovranno compiere le aziende italiane nel 2022?

Il mercato del cloud in Italia sta crescendo a due cifre e nelle grandi aziende il 44% del parco applicativo si trova oggi su cloud pubblico o privato: è prossimo il sorpasso sulla quota ancora gestita on-premises. Rispetto al 2020, il mercato italiano mostra un trend di crescita del 16% attestandosi su un valore di 3,84 miliardi di euro, di cui 2,39 sono ripartiti sul Public & Hybrid Cloud.

Il 2022 sarà un anno importante per la Cloud Transformation in Italia, che non sarà più trainata dai servizi SaaS, che hanno garantito la tenuta del sistema economico italiano durante le fasi di emergenza dello scorso anno, bensì da quelli PaaS (Platform as a Service), che crescono del 31% rispetto al 2020 e riguardano più la modernizzazione applicativa, l’orchestrazione e la gestione dei sistemi informativi, e dai servizi IaaS (Infrastructure as a Service) in crescita del 23% rispetto all’anno scorso.

Il passo successivo sarà accompagnare questo percorso tecnologico con azioni di cambiamento organizzativo rivolte alla Direzione IT, come l’arricchimento delle competenze del personale esistente, il potenziamento della struttura organizzativa con specialisti nelle tecnologie Cloud, o la revisione dei processi aziendali coinvolti.

Dopo il Cop26 si è capito che la sostenibilità, sia ambientale sia sociale, oramai riguarda non solo tutti i Paesi ma anche tutte le aziende. Qual è la vostra strategia riguardo questi temi?

La mission di Acer consiste nel porre le persone al centro, concentrandosi su quanto è davvero importante per tutti noi. I nostri prodotti e soluzioni sono progettati non solo pensando alle prestazioni e alla praticità d’uso, ma anche a salvaguardia del pianeta, grazie a un impatto ambientale ridotto lungo tutto il loro ciclo di vita, all’utilizzo di materiali sostenibili e antimicrobici e a una progettazione che tiene conto delle reali esigenze dell’utente.

Acer ha deciso di perseguire il proprio impegno verso l’ambiente attraverso Earthion (Earth + Mission), una piattaforma che ospita tutte le azioni virtuose messe in campo dall’azienda e dai propri stakeholder. Un progetto ambizioso, in cui ogni persona coinvolta ha un ruolo attivo e concreto. Earthion è la naturale evoluzione di Project Humanity che, grazie alla partecipazione attiva di oltre il 75% dei dipendenti Acer in 50 Paesi, ha portato a rigenerare oltre 50 tonnellate di batterie.

Earthion si sviluppa lungo sei direttrici:
Progettazione dei prodotti e green innovation – I prodotti Acer sono progettati utilizzando materiali sostenibili che possono essere facilmente riciclati in modo da ridurre l’impatto ambientale lungo tutto il loro ciclo di vita.
Produzione – Acer collabora con diversi partner nel settore per rivedere i processi produttivi e gestire gli sprechi e l’utilizzo di composti chimici dannosi per l’ambiente.
Energia – le operazioni di Acer utilizzano il più possibile energia proveniente da fonti pulite e rinnovabili, per lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo.
Logistica –Acer ottimizza la logistica e il trasporto per ridurne l’impronta di carbonio e migliorarne l’efficienza.
Packaging – meno packaging e maggiore uso di materiali riciclati. Il packaging di Acer utilizza il minimo indispensabile di materiali a basso impatto ambientale ed è stato progettato in modo da estenderne l’usabilità.
Riciclo – Acer lavora in partnership con diversi fornitori di soluzioni di riciclo e riuso per dare ai propri prodotti e materiali una nuova finalità di utilizzo quando hanno raggiunto la fine del loro ciclo vitale.

Ad oggi il Gruppo Acer ha raggiunto l’obiettivo che si era prefisso per il 2020 riducendo del 60% le proprie emissioni di carbonio a livello globale. In qualità di membro di RE100, Acer sta ora lavorando attivamente per approvvigionarsi esclusivamente di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2035.

Grazie a queste azioni nel 2020 Acer è stata quotata in tre indici globali di sostenibilità: l’indice Dow Jones Sustainability Indices (DJSI) Emerging Markets per il settimo anno consecutivo, gli indici MSCI ESG Leaders e l’indice FTSE4Good Emerging, per il quinto anno. Inoltre, Acer si è classificata tra le 100 aziende meglio gestite al mondo in ambito di sostenibilità dal Wall Street Journal.

L’idea ICT del 2022

Se doveste proporre un unico investimento (prodotto, soluzione, metodologia) a un’azienda italiana, una scelta capace di produrre da subito un beneficio a livello di efficienza e competitività, su cosa verterebbe il vostro consiglio?

Se c’è un insegnamento che possiamo ricavare dagli ultimi due anni è che la sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, non può più essere considerata un “nice-to-have”, ma deve essere parte integrante delle strategie di sviluppo di ogni azienda. Lo sforzo collettivo dovrà quindi andare nella direzione di un utilizzo consapevole ed efficiente delle risorse naturali e in questo senso la tecnologia, in tutte le sue declinazioni, ha un ruolo importante da giocare nel promuovere uno sviluppo rispettoso dell’ambiente.

Altrettanto importante è un progresso che rispetti le reali esigenze delle persone, che porti allo sviluppo e all’adozione di tecnologie pensate nel rispetto dell’ambiente e progettate per un utilizzo efficace e sicuro. In questo senso le aziende potrebbero pensare a investire per rendere efficaci e sicure le postazioni delle persone che lavorano da remoto, con monitor ampi, PC dotati di connettività stabile e veloce, audio e video di qualità, cuffie antirumore, dispositivi e accessori dotati di trattamento antimicrobico come quello che Acer offre su diverse famiglie di prodotto.

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