Sun: ancora un po’ per l’integrazione con Microsoft

Scott McNealy invita a non avere fretta: le tecnologie delle due società si incontreranno, ma con i tempi giusti. Intanto il business dell’hosting va avanti.

Secondo il ceo di Sun, Scott McNealy, l’integrazione delle tecnologie della sua società con quelle di Microsoft, sancita dall’accordo storico di aprile (e da 2 miliardi di dollari di compensazione) procede, ma non spedita come ci si attendeva.


Raccontando ciò a una conferenza sull’It di Gartner, McNealy ha avuto parole amichevoli nei confronti di tutti i soggetti coinvolti (tono confermato dall’utilizzo, tipicamente statunitense, del nome).


Bill (Gates) e Greg (Papadopulos, di Sun), ha detto McNealy, al momento nella loro opera di integrazione (che il padre di Microsoft segue direttamente in quanto è il capo dello sviluppo di Redmond) sono a un punto di stallo: «Ma non perché – ha detto – siano vittime di qualche negatività, piuttosto perché vogliono fare le cose per bene e una volta sola».


È indulgente, insomma, il ceo di Sun, anche di fronte al fatto che l’industria si attendeva un feedback in merito alle attività di integrazione per la fine di questo mese.


E, invece, toccherà aspettare, come minimo, la fine dell’anno.


A chi glielo ha fatto notare, McNealy ha concesso un assaggio relativo al primo step tecnologico che Sun e Microsoft dovrebbero sistemare, quello dei direcrtory server (ma già si sapeva). In sostanza, l’Active Directory e il Java Enterprise Ldap Directory dovrebbero utilizzare le stesse funzionalità di sign-on per l’accesso.


«Quando sarà pronta l’integrazione – ha detto McNealy – chiameranno me e Steve (Ballmer, ndr.) sul palco a celebrare l’evento. E probabilmente lo faremo all’inizio del prossimo anno».


Per soprammercato, McNealy ha anche commentato le strategie della sua società, indipendentemente da Microsoft, a partire dall’on demand. Anzi, dai servizi a sottoscrizione, su cui il ceo di Sun fa molto affidamento, tanto che il mese scorso la società ha introdotto un piano d’offerta di servizi di grid computing da 1 dollaro all’ora per Cpu.


Ora pare che si stia orientando a far entrare nel novero dell’hosting grid anche i desktop, mediante l’utilizzo di una scheda di autenticazione basata su Java, a qualche dollaro al mese per client.


Ma sul lungo termine a McNealy non dispiacerebbe far svolgere questo lavoro ai partner. In tal senso va inquadrato l’accordo stretto di recente con Eds per la fornitura di servizi di outsourcing.

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