Interoperabilità Sun-Microsoft, è ancora attesa

Le due società sveleranno più in là i dettagli circa il dialogo delle rispettive piattaforme. In prima fila directory e Web service, poi file system e altro ancora.

14 settembre 2004

Dovrebbero arrivare finalmente in ottobre i dettagli inerenti la cooperazione tra Sun e Microsoft per favorire l’interoperabilità tra i rispettivi ambienti. È gia chiaro, però, che in gioco vi saranno i Web service e i servizi di directory, come ha confermato nei giorni scorsi la stessa Sun.


Si tratta di un leggero posticipo nei piani; il Ceo di Sun Scott McNealy in persona aveva promesso che la roadmap sarebbe stata svelata già in estate, quando doveva debuttare anche il primo frutto concreto della partnership, cioè, appunto, l’interoperabilità tra Microsoft Active Directory e il Java System Identity Manager di Sun.


Probabilmente, lo slittamento è dovuto a un allargamento del fronte di collaborazione, che potrebbe così coinvolgere altre aree tecnologiche, come quella dei file system. A questo proposito, non è chiaro se l’interoperabilità sarà garantita dalle attuali versioni dei sistemi operativi oppure dai nuovi file system, chiamati in codice Zfs e WinFs, che faranno parte, rispettivamente, del prossimo Solaris 10 e del futuro Longhorn (quindi, non prima del 2006). L’interoperabilità tra directory arriverà invece presto, offrendo capacità di single sign on in ambienti misti senza bisogno di aggionrare i sistemi di directory.


L’avvio della collaborazione tra Sun e Microsoft, annunciato lo scorso aprile, ha posto la parola fine alla pluriennale disputa tra le due società legata a questioni di licenza e di antitrust. Causa scatenante della grande pace, le richieste pressanti degli utenti circa l’interoperabilità tra ambienti Sun Unix e Java e quelli Microsoft Windows e .Net.

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