Uno standard per la sicurezza dei servizi Web voluto dai colossi

Microsoft, Ibm e VeriSign si sono accordate per sviluppare congiuntamente uno standard di sicurezza per i servizi Web. La specifica, battezzata Ws-Security, servirà a codificare le informazioni assicurando la confidenzialità dei dati critici scambiati sul Web.

Microsoft, Ibm e VeriSign si sono accordate per sviluppare congiuntamente uno standard di sicurezza per i servizi Web. L’operazione servirebbe a favorire l’adozione di una tecnologia di cui si parla molto, senza ancora vedere troppi risultati. Le tre aziende rilasceranno una nuova specifica, chiamata Ws-Security, che serve a codificare le informazioni assicurando la confidenzialità dei dati scambiati tra i sistemi informativi interconnessi via Web. Nell’arco dei prossimi due anni, è prevista la graduale uscita di altre cinque specifiche, per garantire a tutti la massima sicurezza nell’impiego delle future applicazioni. Microsoft, Ibm, ma anche Sun Microsystems e molti altri fornitori vedono nei servizi Web il futuro del software, oltre a un modo per portare più facilmente a termine le transazioni elettroniche. Gli stessi consumatori, attraverso i Web service, potranno accedere alle loro informazioni e ad attività come il commercio elettronico. Proprio sulla mancanza di una visione unitaria sulla sicurezza si concentrano però le critiche degli esperti. Ws-Security è la quarta specifica realizzata da Microsoft e Ibm negli ultimi due anni e segue la recente creazione della Web Services Interoperability Organization (Ws-I), un consorzio incaricato della promozione dei servizi e della compatibilità tra applicazioni basate su standard comuni. Le tre specifiche precedenti, Soap, Uddi e Wsdl, hanno goduto del supporto di parecchi sviluppatori.

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