Un comparto sotto pressione contabile

Il caso WorldCom ha dato la stura a una serie di rivelazioni e controlli sui bilanci di aziende dell’Ict. Le irregolarità, però, appaiono circoscritte a casi specifici

8 luglio 2002 Sembrano moltiplicarsi, in questi ultimi tempi, i
casi di aziende legate al mondo dell’alta tecnologia che si trovano alle prese
con cifre di bilancio gonfiate o scorrette.
Il caso
WorldCom appare il più eclatante, ma, seppure con modalità
differenti, altre società sono state coinvolte. Un altro fattore
destabilizzante, dunque, va ad aggiungersi alla congiuntura economica negativa e
agli effetti, tuttora vivi, dello sboom della new economy.
Viene da
chiedersi se tutto il mercato dell’informatica sia stato gonfiato al di là dei
propri meriti e se ne debbano pagare ora le conseguenze.
Per il momento, i
problemi contabili appaiono circoscritti a un certo numero di aziende, fra
l’altro protagoniste un po’ improvvise di acquisizioni altisonanti negli anni
passati. Ma il grosso del comparto ha costruito il proprio patrimonio su basi
reali di mercato e non semplicemente sulla valorizzazione del titolo in Borsa.

Se qualche nodo viene ora al pettine, dunque, il settore Ict non avrà altro
che da guadagnarci.

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