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Tables, il tool di Google per il monitoraggio del lavoro

Tables è un nuovo strumento di tracciamento del lavoro, intuitivo e di facile utilizzo, sviluppato nell’ambito di Area 120, l’incubatore interno di Google per progetti sperimentali.

Questo nuovo tool è stato progettato per aiutare i team a tenere traccia del lavoro e ad automatizzare le attività per risparmiare tempo e potenziare la collaborazione, in un modo del tutto no code, quindi senza bisogno di scrivere codice.

Tim Gleason, Staff Software Engineer di Google e General Manager di Tables, ha spiegato sul blog ufficiale della società di Mountain View come l’esigenza di uno strumento di questo tipo nasca proprio all’interno del suo stesso team di lavoro.

L’idea era quella di aiutare i team, e i team manager, a superare le difficoltà che si devono affrontare nel monitorare i progetti: sincronizzare manualmente i dati, coordinare i membri del team, stabilire le priorità, aggiornare gli stati e così via. Si rischia, sottolinea Tim Gleason, di passare più tempo a tenere traccia del lavoro che a lavorare davvero.

Tenere traccia del lavoro con le soluzioni tecnologiche esistenti significava costruire una soluzione interna personalizzata o acquistare un prodotto pronto all’uso, opzioni che secondo Gleason richiedono molto tempo, non sono flessibili e sono costose.

Questi sono i motivi che hanno spinto il team di sviluppo del tool a creare Tables.

Tables Google

Tables, come altri team di Google, punta a investire nell’automazione. Per Tables, questo significa bot, ha spiegato Gleason. Con i bot, i team possono facilmente, ad esempio, programmare promemoria ricorrenti via email quando le attività sono scadute, inviare messaggi a una chat room quando vengono ricevuti nuovi moduli o spostare un’attività nella coda di lavoro di qualcun altro quando lo stato viene modificato.

Senza ricorrere a uno strumento come Tables, occorrerebbe fare molto lavoro manuale: controllare diverse fonti di dati, raccogliere tutto insieme e quindi copiarlo e incollarlo in un altro documento per passarlo a qualcun altro. Tables, invece, semplifica e velocizza l’automazione di queste azioni, facendo risparmiare tempo ai team e semplificando la collaboration.

Inoltre, effettuare i primi passi con Tables è facile. L’utente può importare dati direttamente da Fogli Google, condividere dati con i gruppi Google e assegnare attività ai propri contatti Google esistenti, dopodiché Tables aiuta a dedicare più tempo al lavoro e meno a monitorarlo.

Google ha al momento lanciato la versione beta di Tables negli Stati Uniti, sia con un piano gratuito che a pagamento.

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