Sybase regala il database per Linux

Con la proposta Ase Express Edition for Linux, limitata e gratuita, la società intende catturare nuovi clienti in ambito Pmi.

9 settembre 2004

Sybase ha approntato una versione limitata e gratuita del proprio database da destinare alla comunità degli utenti opensource. La proposta si chiama Sybase Ase (Adaptive Server Enterprise) Express Edition for Linux, e discende direttamente dal capostipite Ase Rdbms, di cui condivide il cuore tecnologico. La differenza consiste nel fatto che l’utilizzo della Express Edition è limitato a server con una Cpu, 2 Gb di memoria e a 5 Gb di dati archiviati.


La release Express di Ase è scaricabile dal sito della società ed è utilizzabile gratuitamente tanto in fase di sviluppo che in produzione.


Dietro alla mossa si cela l’intenzione del produttore di ampliare l’utilizzo della propria piattaforma, estendendolo anche a chi lamenta problemi di budget, come le Pmi (ricordiamo che il database della società è già disponibile per ambienti Linux, oltre che per Windows, e Unix) oppure a quanti stanno pensando di migrare da ambienti Unix a Linux: è in questa fascia che la società intravede lacune nel mercato.


Sybase spera concretamente di attirare con l’esca della gratuità nuovi clienti, i quali poi, al crescere delle esigenze, potrebbero decidere di passare alle versioni di Ase a pagamento, tanto la Enterprise Edition quanto la Small Business Edition (che costa poco meno di 5mila dollari per processore). A listino esiste per la verità un pacchetto di supporto per la Express Edition, ma i potenziali utenti non solo obbligati ad acquistarlo.


Gli analisti sottolineano come l’iniziativa potrebbe consentire a Sybase di recuperare un po’ del terreno perduto a favore di Oracle, Ibm e Microsoft, sebbene vengano rimarcate le limitazioni dell’offerta: la capacità di storage di 5 Gb, infatti, sarebbe considerata scarsa, soprattutto considerando che i progetti basati su database opensuorce generalmente utilizzano 10 o 20 Gb di spazio per i dati. È la stessa Sybase, del resto, a pensare che la Express edition non possa rappresentare per le aziende una scelta definitiva.


Quella dell’opensource, in ogni caso, sembra al momento la moda più in voga tra i produttori di database: l’iniziativa di Sybase, infatti, non fa che seguire le orme di Ibm e Ca, sebbene queste ultime abbiano realmente “licenziato” la propria tecnologia, diversamente da Sybase: la prima ha da poco rilasciato parte del database Java Cloudscape all’Apache Software Foundation; la seconda ha “devoluto” all’opensource la piattaforma Ingres. E anche Microsoft sarebbe dei nostri, avendo simili intenzioni con Sql Server Express, ora in fase beta.

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