Sono sempre i cellulari a spingere le tlc

I dati di Assinform confermano l’importanza della telefonia mobile. Bene anche i Vas

La ciambella di salvataggio dell’Ict continua a crescere.
Le
telecomunicazioni chiudono l’anno con un segno positivo del 2,5% che vale 41,9
miliardi di euro.
16,7 miliardi arrivano dai servizi mobili (+5,2%), 16,2 da
quelli fissi (0,7%), 4,4 da sistemi e terminali (+2,25) e 4,6 dalle
infrastrutture (-1,5%).
Le tlc mobili crescono ancora del 4,9% (22 miliardi
di euro), mentre quelle fisse segnano il passo con una diminuzione dello 0,2%
(19,7 miliardi).
All’interno del mondo dei servizi mobili la crescita è
soprattutto dei Vas che salgono dl 20% arrivando a 2,5 miliardi.
Un 2,9% di
aumento arriva dalla fonia (14 miliardi).
L’Arpu arriva a 389,7 euro con
60,2 euro dai servizi non voce (+17,35) e 329,7 euro dai servizi voce (erano
328,9 nel 2003) e i servizi xMs salgono del 17,5% e arrivano a 30,2 miliardi di
unità. La rete fissa fattura 16,2 miliardi di euro.
10 sono della fonia
(-1,9%), 1,4 miliardi della trasmissione dati (-4,9%), 1,9 di Internet (+24,6%)
e 2,7 miliardi dei Vas (+0,2%). Infine la banda larga che da un anno all’altro
ha visto quasi raddoppiare (+97,8%) gli accessi.
Ora l’Italia, secondo la
classifica di Point Topic è nona al mondo per il numero di accessi.

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