Assinform: le Pmi avranno bisogno di …

Il Rapporto annuale dell’Associazione dei produttori di iinformatica e telecomunicazioni

In Italia è ancora poco significativo il numero di imprese che puntano
sull’innovazione. I dati relativi al 2004 confermano infatti che le imprese
italiane spendono poco in It. Le piccole imprese ovvero gli oltre quattro
milioni di aziende fra 1 e 49 addetti coprono il 18,2% della spesa It
complessiva
, le medie imprese (50-249 addetti) il 23,4%. Le grandi
imprese, circa tremila unità che rappresentano lo 0,1% del totale delle imprese
italiane, assorbono il 54,2% della spesa It.


Dai risultati dell’ultimo triennio (2002-2004) emerge come il peggiore
andamento sia quello delle piccole imprese che nel 2004 hanno ridotto gli
investimenti It del 3,3% a fonte di una ripresa, seppur contenuta, negli altri
segmenti. Le medie imprese sembrano invece avere percepito i vantaggi legati
alla tecnologia e stanno predisponendo un modello di investimenti It sempre più
vicino a quello delle grandi imprese. Anche se si è evidenziata una crescita
della maturità delle medie imprese rispetto al ruolo della tecnologia, permane
la realtà di una spesa It limitata per diverse ragioni: difficoltà legate
all’andamento economico generale, scarse competenze e conoscenze tecnologiche,
difficoltà a cogliere e misurare il ritorno dell’investimento
rispetto a investimenti più tangibili e strettamente legati ai processi
produttivi (per esempio quelli in macchinari), scarsa percezione
dell’investimento It in relazione al business. Non ultime ci sono le difficoltà
di accesso al credito e il mancato sviluppo di forme di finanziamento innovative
quali il venture capital e il private equity.


Al di là della situazione tecnologica delle varie aziende, più o meno
informatizzate, secondo il Rapporto Assinform le piccole e medie imprese sono
potenziali utenti di soluzioni trasversali. Alcune esigenze accomunano infatti
questo tipo di imprese. La sicurezza che nelle aziende piccole comporterà
l’acquisto di firewall e antivirus e in quelle più grandi la predisposizione di
piani di sicurezza con investimenti in hardware, software e servizi. La gestione
documentale che produrrà una domanda diretta a singole soluzioni o a sistemi di
workflow management nelle aziende di dimensioni più elevate. La domanda
di storage generata
anche da aspetti di tipo normativo legati a Basilea
2 o alle norme relative all’emissione e archiviazione dei documenti in formato
elettronico. Basilea 2 in particolare richiederà alle aziende una maggiore
quantità di informazioni da fornire alle banche e quindi una maggiore quantità
di dati da archiviare.


La comunicazione interna ed esterna. Nelle realtà più piccole troveranno
sbocco soluzioni di Intranet aziendali per la condivisione
delle informazioni interne, Intranet che diventeranno sempre più interattive
mano a mano che aumenterà la complessità aziendale.

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