idealo, il portale internazionale di comparazione prezzi, ha provato a capire, mediante l’analisi dei dati, quanto “il caso Huawei”, che negli ultimi giorni ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, e anche in Italia, si rifletta anche nel commercio online. idealo si è chiesta cosa riservasse il futuro per i possessori di questo smartphone o per gli interessati ad acquistarne uno.

Proprio riguardo l’iniziativa di impedimento alla vendita di prodotti Huawei avviata dell’amministrazione americana, la società cinese ha ieri presentato una mozione di giudizio sommario come parte del processo per contestare la costituzionalità della Sezione 889 del 2019 NDAA (National Defense Authorization Act) del 2019. Ha inoltre invitato il governo degli Stati Uniti a interrompere la sua campagna contro Huawei in quanto ritenuta controproducente ai fini della stessa sicurezza informatica.

Mercato smartphone comunque in calo

Tornando alle dinamiche commerciali, come prima cosa in generale, evidenzia idealo sulla base dei dati rilevati, il mercato degli smartphone in quasi tutta Europa sta vivendo in questo periodo un’inflessione negativa: si parla infatti di un -38,2% in Italia, un -15,8% nel Regno Unito, un -10,7% in Spagna e infine un -9,5% in Francia. Gli unici due Paesi dove, invece, la situazione è in controtendenza sono Austria (+1,1%) e Germania (+26,8%).

idealoMa, si è chiesta idealo, come si stanno comportando gli e-consumer nei confronti di Huawei? In questi giorni le ricerche sono calate in tutta Europa: Regno Unito (-77,8%), Spagna (-67,1%), Italia (-64,8%), Francia (-55,9%), Austria (-36,1%) ed infine Germania (-13,0%).

In Italia, in particolare, a crollare in questi giorni però non sono stati solo i device Huawei, ma anche prodotti di brand cinesi come Honor (-56,3%), Cubot (-50,0%), Xiaomi (-26,9%) e Alcatel (-25,0%). Viceversa, i brand cinesi in spinta positiva sono OnePlus (+91,0%) e Oppo (addirittura il +100,0% di ricerche).

Diffusione degli smartphone cinesi in Italia

In Italia, prosegue la ricerca di idealo, la percentuale di diffusione degli smartphone cinesi è pari al 35,8% ed è tra le percentuali più alte di tutt’Europa (seconda solo alla Spagna, 44,4%). Segue poi il Regno Unito (29,5%), la Francia (27,9%), l’Austria (23,3%) e la Germania (22,6%).

Per quel che riguarda i produttori verso i quali si orienta, o si è orientato in passato fino ai recenti accadimenti, l’interesse degli e-consumer italiani, nella top five del 2019 degli smartphone più desiderati vi sono tre vendor cinesi quali Xiaomi (16,9%), Huawei (16,1%), Honor (5,6%). Oltre a questi tre famosi brand, tra le altre case cinesi produttrici di smartphone l’interesse degli e-consumer italiani è stato rivolto verso OnePlus, Alcatel, Lenovo, Meizu, Cubot, ZTE, Oppo, Hisense, Haier, Vivo e Coolpad.

I cinque smartphone cinesi più desiderati su idealo Italia nell’ultimo anno hanno visto al primo posto Xiaomi Redmi Note 5 seguito da Huawei p20, Xiaomi Mi a2 Lite, Xiaomi Redmi 5 plus e ancora Huawei p20 Lite.

Si tratta per la maggior parte dei casi di utenti tra i 35 e i 44 anni (28,0%) e uomini (79,0% vs 21,0% delle donne). Interessante notare come nella stragrande maggioranza dei casi (89,8%) le ricerche vengano effettuate da dispositivi Android: solo il 7,5% delle ricerche di smartphone cinesi vengono infatti cercate da iOS (per quanto riguarda Windows abbiamo una percentuale solo del 1,5%). Passando alle preferenze di navigazione, secondo i dati raccolti dal lunedì al venerdì si hanno l’11,2% di ricerche in più rispetto al fine settimana.

Le tre regioni italiane nelle quali viene rilevato maggior interesse nei confronti di smartphone cinesi sono il Lazio, la Lombardia e l’Emilia-Romagna. In fondo alla classifica, invece, Umbria, Basilicata e Valle d’Aosta.

Come ha commentato Fabio Plebani, Country Manager per l’Italia di idealo in una nota, “accadimenti come il caso Huawei influenzano i consumatori e ribaltano completamente le carte in tavola. Su idealo Italia tra gli smartphone più desiderati dell’ultimo anno vi è sempre stato Huawei ma dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, le cose sono letteralmente cambiate. Se quindi da un lato vi è un momento di stagnazione nel mercato degli smartphone, dall’altra parte vi sono i brand cinesi che risentono in particolar modo di questa inflessione negativa. Non sappiamo come si evolveranno le cose, ciò che è certo è che da questo momento in poi si delineeranno nuovi equilibri nei quali potranno emergere nuovi player. Oppure, in alternativa, a beneficiarne potrebbero essere proprio i grandi rivali Apple e Samsung, che da tempo stavano subendo l’avanzata cinese”.

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