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Ripresa: il coworking come soluzione professionale

Ripercorrendo con più calma l’evoluzione nel mondo IT degli ultimi mesi, lontano dalle settimana concitate dell’emergenza sanitaria Covid-19, il quadro dello smart working appare diverso da come si potrebbe immaginare.

Di conseguenza, molto meno incerto da gestire, dove a sorpresa a uscirne vincitore sarà la via di mezzo indicata dal coworking.

Dal punto di osservazione Canon infatti, già nel 2019 la popolarità del lavoro flessibile si poteva considerare quasi la regola. Come risulta da uno studio IWG, oltre il 50% dei dipendenti di aziende globali affermavano di lavorare fuori dal loro ufficio principale per più della metà della settimana.

Lo smart working anticamera del coworking

Inoltre, mentre la realtà lavorativa flessibile di alcune persone era ancora limitata all’orario di lavoro adattabile o alla possibilità di lavorare da casa in determinate occasioni, altre aziende stavano passando a una configurazione più ibrida in cui i lavoratori suddividevano il loro tempo tra il loro ufficio tradizionale, il loro ufficio a casa e una sorta di spazio di coworking.

Ora però, questa realtà è diventata diffusa, dimostrando come il lavoro a distanza sia  una pratica di lavoro perfettamente realizzabile per molte aziende. Secondo diversi esperti del settore, una pratica destinata a consolidarsi.

Anche se con modalità diverse, per buona parte dei lavoratori il futuro sarà segnato dallo smart working. Una tendenza, già in fase di crescita in tempi non sospetti, a inizio anno, di fronte alla quale è ora fondamentale trovare il giusto equilibrio, personale, aziendale e organizzativo.

Tra pendolarismo spinto e isolamento totale domestico con relativi problemi di convivenza familiare, le conclusioni  di Canon portano appunto  in direzione del coworking.

Inizialmente sfruttati soprattutto da piccole imprese e professionisti, i vantaggi degli spazi di coworking stanno diventando più chiari anche per le grandi aziende e i dipendenti su tutta la linea. Il coworking facilita un diverso tipo di interazione, aprendo opportunità di networking, collaborazione e scambio di idee difficile da ritrovare in un ambiente d’ufficio convenzionale.

Via di mezzo ideale tra il clima di ufficio e ambiente informale, il coworking si trasforma facilmente in sprone per la produttività unita a un senso più organico di comunità. E questo rende questi spazi una grande attrazione, recuperando rapporti personali costruiti più liberamente e non solo sulle esigenze aziendali.

La leva della produttività

È proprio l’aspetto legato alla produttività a dover far riflettere anche le aziende più perplesse. Un luogo dove i lavoratori possano accedere a Internet ad alta velocità, servizi di stampa e scansione sicuri, affidabili e facili da usare, con l’ulteriore vantaggio di spazi collaborativi e silenziosi, offre le condizioni ideali per dare il meglio di sè.

Perché tutto questo funzioni serve però anche la relativa infrastruttura tecnologica: fisica (coworking) al servizio degli spazi condivisi e cloud al di sopra di questa. Requisiti ai quali affiancare i più recenti e temuti aspetti sulla sicurezza personale.

Facile quindi pensare a una prossima interessante evoluzione per quanto riguarda le attrezzature condivise. A interfacce touch con il minore numero di passaggi possibile, Canon ipotizza un prossimo passaggio ad apparecchi touchless, come sensori montati su porte, lavandini e distributori di sapone automatici e ascensori ad attivazione vocale.

Se si tratta di implementare, anche con il coworking, una sorta di “nuova normalità” dalla quale scaturiranno sia sfide sia vantaggi, è chiara da subito la necessità per le aziende di entrare in una cultura del lavoro più flessibile, se non si vuole correre il pericolo di perdere rilevanza e fallire nello scopo di attirare i migliori talenti.

Per quanto suggestivo, non è neppure remoto lo scenario di un’era in cui il lavoro non è visto come un luogo, ma come una funzione che possa essere completata ovunque si abbia semplicemente accesso alla tecnologia e all’ambiente appropriati. In questo nuovo contesto, le realtà che non si adatteranno a un rapido cambiamento sopravvivranno a stenti.

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