La nuova release di Red Hat Storage Server supporta OpenStack ottimizzando prestazioni e scalabilità.
Red Hat ha rilasciato la release 2.1 di Red Hat Storage, pensata e testata per soddisfare i requisiti di prestazioni e scalabilità dei carichi di lavoro enterprise storage e getta le basi per applicazioni cloud e big data.
Tra le principali nuove funzionalità c’è il supporto OpenStack completo: si può accedere all’intero stack private cloud con Red Hat Storage Server e la piattaforma Red Hat Enterprise Linux OpenStack integrati.
L’integrazione della più recente release di OpenStack con funzionalità di storage a oggetti è accessibile con lo strato Object Storage (Swift) Api nella release OpenStack Grizzly.
Da segnalare anche la tecnologia di replica geografica per la protezione e la disponibilità globali dei dati, con la replica tempestiva di grandi quantità di dati non strutturati su link Wan verso un sito di disaster recovery per supportare rigorosi obiettivi di ripristino; la compatibilità, integrazione e supporto del protocollo Server Message Block Smb 2.0 per Microsoft Active Directory; nuove funzionalità di supporto e gestione dei server.
Red Hat offre anche il corso Storage Server Administration per insegnare ai responsabili di sistemi e storage come installare, configurare e manutenere un cluster di server Red Hat Storage con un focus su alta disponibilità con Cifs e Nfs utilizzando Ctdb, storage unificato a file e oggetti e geo-replica.