Reale, digitale, social: la crescita mondiale va oltre l’Ict tradizionale

Non farà miracoli in Paesi come il nostro ma, con una crescita del 5,2% riportata nel 2012, il Digital Global Market si conferma il motore della crescita nel mondo e sprona a dire addio a componenti It e Tlc tradizionali a favore di nuove e innovative.

A distanza di una sola edizione dalla sua prima inclusione ufficiale, il Global Digital Market è il vero protagonista delle anticipazioni del Rapporto Assinform 2013.
Calato all’interno di un andamento macroeconomico “caratterizzato dalla discontinuità sia della crescita, sia dei modelli noti, e dai divari di crescita caratterizzanti le grandi aree geografiche”, l’unico segmento a brillare nelle anticipazioni della 44esima edizione è, per l’appunto, quello introdotto nel 2011 per ampliare la lettura del mercato Ict tradizionaleconsiderando i nuovi prodotti e soluzioni frutto dell’innovazione data dalle convergenze fra It e Tlc”.

Accade così che la visione macro consegnata, come di consueto, da Giancarlo Capitani (e sulla quale intendiamo dedicarci in questo articolo – ndr), parla di una “geografia della decrescita” fino a ieri misurata solo in termini di “differenziali nei tassi di crescita”, e oggi identificabile in termini di “diversi profili di crescita all’interno delle maggiori aree geografiche del globo”.
Di queste, nella presentazione condotta a sei mani dall’amministratore delegato di NetConsulting e dal suo direttore generale Annamaria Di Ruscio, l’Asia Pacifico risulta la neanche troppo ipotetica parte del mondo in cui si incappa più ricorrentemente quando si parla di cifre con piazzato davanti il segno positivo.

Ma andiamo con ordine.
Misurata la crescita del mercato Ict mondiale, che “si conferma profondamente influenzata da consumi e investimenti”, il quadro messo in luce da Capitani è caratterizzato da tre indicatori fondamentali: la diffusione degli strumenti mobili, il numero di utenti a banda larga e quello di coloro che sono collegati a Internet.
Assimilati nel dettaglio, i numeri riferiti al 2012 appaiono in tutto il loro potenziale e parlano di “6,5 miliardi di linee di telefonia mobile raggiunte in tutto il mondo con una crescita di 9,5 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente, mentre sono oltre un miliardo e mezzo gli utenti a banda larga assimilabili al parco degli smartphone presenti nell’emisfero e 2,5 i miliardi di persone che, collegate al Web, hanno ormai coinvolto il 35% della popolazione mondiale”.

Occhi puntati su un ipotetico globo, la crescita più considerevole va riferita “ai Paesi in via di sviluppo,Cina in primis, dove si sta facendo largo un ceto medio a notevole potere d’acquisto, mentre la già citata Asia Pacifico, beneficia di una larga quota di popolazione giovane e molto propensa a utilizzare tecnologie innovative”.

Allargato il perimetro dell’Ict a prodotti, servizi e applicazioni che fanno parte del nuovo universo digitale, quel che appare evidente nell’analisi NetConsulting è un Global Digital Market il cui impatto, misurato a livello mondiale in termini di “peso” e “crescita”, porta in evidenza Stati Uniti e Canada da una parte, Paesi emergenti nell’altra.
Ne ha dato nota Annamaria Di Ruscio dettagliando la creazione e l’integrazione “di nuovi ecosistemi sociali e di costume”.

Posizionati di fronte a tre macroeconomiereale, digitale, social – lo scenario a diverse velocità cui far riferimento parla di una popolazione mondiale che ha già superato i 7 miliardi di abitanti, ma anche di 6,5 miliardi di oggetti connessi a Internet in quell’economia digitale pocanzi riassunta da Capitani, e di un’economia dei social network che, con 1,4 miliardi di persone, ha già raggiunto il 20% della popolazione globale.

Un mercato formidabile per le imprese di tutto il mondo, italiane comprese – ribadisce Di Ruscio –, che sta modificando oggetti prodotti e servizi erogati ma che sta anche imponendo nuove regole al marketing, alle modalità di vendita e di produzione”.
Lo dice l’universo Geolocal frutto dell’effetto combinato dei canali mobile e social, lo dice l’universo delle Apps che, “con un totale di 35 miliardi scaricate nel 2012”, registra un trend in continua crescita e “con un tasso di refresh anno su anno pari al 63%”.

Dimensioni e opportunità del Global Digital Market
Per come è stato fin qui misurato e strutturato, a livello globale il Gdm cresce complessivamente del +5,2% superando i 4.219 miliardi di dollari.
Al suo interno – è l’ulteriore dettaglio – la componente più dinamica è quella costituita dai contenuti e dalla pubblicità digitale, che cresce del 19,2% e rappresenta il 25% dell’intero segmento”.
Di per sé, “con 858 milioni di abbonati al mondo ai servizi televisivi a pagamento, anche l’Ip Tv rappresenta un elemento dirompente, soprattutto nell’Asia Pacifico e nel Nord America”, mentre il mondo dei contenuti digitalirappresentato non solo dagli ebook ma anche dai quotidiani online, il cui mercato ha superato i 2 miliardi di dollari riportando una crescita del 47%” fa i conti anche con “775 milioni di utenti nell’universo dei giochi online, in crescita del 13% e con una quota di giocatori dell’area dell’Asia Pacifico, che è tre volte tanto quella del Nord degli Stati Uniti”.
Sempre legata ai contenuti, all’interno del Global Digital Market la musica digitale ha raggiunto il 34% del mercato della musica complessiva riportando una crescita del 7,7% rispetto al 2011. Ma non ci sono solo album digitali all’interno della musica digitale complessiva che, pur pesando per il 70%, vedono il lento ma inesorabile aumento di una modalità streamingche apre a un modo di fruire la musica, che da prodotto diventa servizio”.

Tablet e smartphone le vere star del mercato mondiale
Assieme alle componenti di telecomunicazione mobili, tablet e smartphone si confermano i veri protagonisti del Global Digital Market con 124 milioni di unità raggiunte dai primi a livello mondiale “per una crescita di quasi il 100%, mentre i secondi hanno riportato un aumento del 41% arrivando a rappresentare il 45% del mercato complessivo a discapito dei telefoni cellulari tradizionali”.
Con 145 reti Lte dislocate in oltre 66 Paesi nel mondo “non mancano, poi, i presupposti per un ulteriore sviluppo di tutta la componente mobile”ricorda Di Ruscio portando all’attenzione degli astanti “su un tasso di crescita del 46%s riportato dalle Smart Tv, che caratterizza anche l’Italia e l’Europa intera”.

Il tutto a beneficio della “propensione da parte delle aziende utenti a utilizzare nuove forme di software e soluzioni Ict, social software in primis che, a un ritmo di crescita del 17%, porta in evidenza anche tutte le soluzioni per la gestione del Web e dell’Internet of Things, che crescono addirittura del 40%”.

E l’Italia?
Da noi la buona notizia è che, “a fronte di un’economia reale che ci penalizza moltissimo” esiste, viceversa, “un’effervescente economia digitale misurata in una media di 2,1 Sim per utente mobile, in un sorprendente trend di crescita del 62% riportato nelle vendite di smartphone, mentre a essere connesso a Internet è, oramai, il 68% dell’intera popolazione italiana, di cui 17,8 milioni di utenti che utilizzano i social network per comunicare”.

In aggiunta, “in Italia, oggi, sono quasi 12 milioni gli utenti di e-commerce e rappresentano oltre il 28% della nostra popolazione Internet”, mentre sono oltre 2 i milioni di tablet venduti bel 2012 lungo tutta la Penisola a fronte di quasi 9 milioni di smarphone venduti negli ultimi 12 mesi “per un valore medio espresso in milioni di euro, di quasi tre volte superiore rispetto a quello registrato per i telefoni cellulari nel corso del 2012”.
Sempre in Italia, anche all’interno della componente Home & Office Device, si verificano delle polarizzazioni importanti che hanno portato a diminuire la vendita di stampanti in attesa che arrivino anche da noi i processi di stampa tridimensionali”, mentre i sistemi set of boxscontano la fine del processo di switch office del digitale/terrestre e le consolle fisse soffrono l’obsolescenza delle piattaforme e una competizione di prezzo medio evidente”.

In compenso, con una crescita del 32%, incrementa “in maniera radicale il valore delle Smart Tv, che hanno raggiunto e superate l’1,6 milioni di unità vendute in un mercato che sfiora il miliardo di euro e che, considerato l’ancora ridotta propensione al pieno utilizzo di questi strumenti, dovrebbe interessare anche le imprese Global Digital o Ict, che potrebbero ritagliarsi ampio spazio per portare innovazione nei contenuti digitali”.

Canzone monotona”, infine, per i sistemi enterprise e specializzati, mentre una parte fondamentale del mercato Gdm si conferma quella del software e delle soluzioni Ict on premise, “che lascia fuori tutto quello che è on cloud o a servizio e mostra un software di sistema che arranca, un baricentro che si rafforza ulteriormente sulla componente middleware e la centralità della sicurezza sui temi del Byod e affini”.

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