Angelucci: “L’articolo 18 è tossico per le imprese It”

Il giudizio del presidente di Assinform rispetto all’articolo contenuto nello Statuto dei Lavoratori italiano in cui è implementata la cosiddetta tutela reale e disciplinato il caso di licenziamento illegittimo del singolo lavoratore.

Riprendendo l’esatta etimologia del termine “tossico”, quale elemento che “avvelena mano a mano un organismo”, Paolo Angelucci (nella foto), ha abbinato l’aggettivo in questione all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori italiano che, secondo il presidente di Assinform, «avvelena le aziende del settore It tipicamente ad alta intensità di lavoro, ad alta evoluzione tecnica, ad alta variabilità delle commesse e, contrariamente all’industria classica, privo di risorse tra loro interscambiabili».

In tal senso, «l’applicazione dell’articolo 18 fa sì che si accumulino persone “inutilizzate” all’interno del sistema ostacolando, di fatto, la “manutenzione” aziendale, ancora più grave se l’azienda opera nei servizi It. Ovviamente – è l’ulteriore puntualizzazione – l’articolo 18 blocca il reinserimento dei cinquantenni in azienda che, se non ha la possibilità di attuare il giusto turnover, non può pensare di investire in professioni che, poi, dovrà portare alla pensione».

«Impegnate a sopravvivere, le aziende di un settore come il nostro, dove non si investe, non renderanno possibile quella semplice equazione secondo la quale, ogni euro investito dalla Pubblica amministrazione nella digitalizzazione dei propri processi genera 5 euro di investimenti da parte delle imprese per l’adeguamento e l’ottimizzazione».

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