Qualche consiglio per migrare a Windows Vista

Pianificazione, testing e formazione. I suggerimenti sopra le parti di Altiris Italia.

La migrazione a Windows Vista è un processo che richiede tempo e un’attenta
analisi. Come spesso accade, infatti, tutti desiderano il progresso ma a nessuno
piace il cambiamento. Idc ha previsto che 100 milioni di utenti passeranno a Windows
Vista già durante il primo anno e molti Cio saranno comprensibilmente smaniosi
di informazioni e consigli su come predisporre i propri ambienti di elaborazione
per i nuovi aggiornamenti.

Che cosa occorre, allora, per realizzare una migrazione di successo? Semplicemente:
fare la “lista della spesa” per non trascurare nessun dettaglio.
Nel dettaglio, questi i consigli di Lina Novetti, Consultant della società
Altiris
.

1. Pianificazione
Come tutte le operazioni di aggiornamento più consistenti, la valutazione
iniziale dell’hardware e del software presenti in un ambiente It è cruciale:
il 70% di un progetto di migrazione dovrebbe essere costituito dalla preparazione
e dalla pianificazione, il 10% del tempo dovrebbe essere impiegato nell’interazione
con l’utente mentre il restante 20% nella realizzazione effettiva della migrazione.

Prima di iniziare a esaminare le tecniche per la migrazione a Vista, è
importante determinare esattamente i costi di migrazione: stabilire quali macchine
necessitano di un nuovo hardware per completare la migrazione per determinare
se è sufficiente un semplice aggiornamento o se è richiesta una
sostituzione per soddisfare le nuove specifiche; controllare le licenze e le
scadenze hardware dei pc. Se sono vicine al rinnovo, l’implementazione del nuovo
sistema operativo sarà la scelta più ovvia dal momento che il
nuovo hardware sarà già compatibile con Vista.

2. Cattura della personalità del pc
Una volta stabilito quali macchine sono in grado di supportare il nuovo sistema
operativo, è necessario prestare particolare attenzione alle personalità
della macchina. Queste includono tutte le personalizzazioni degli utenti relative
alle impostazioni in uso, quali i bookmark di Internet, le impostazioni auto-correct
all’interno delle applicazioni Office e anche, in alcuni casi, le macro di Excel
che potrebbero essere critiche per il business.

Se nell’ipotesi migliore, l’utente potrebbe essere “semplicemente”
infastidito dalla perdita dei bookmark e dalle impostazioni Excel, per le quali
ha speso tempo per la loro creazione, ben più grave potrebbe essere il
caso in cui le macro di Excel non operano come previsto e i template adattati
non siano disponibili, impedendo all’utente di portare avanti importanti attività
per il business. Per questo, è necessario ricordarsi di ripristinare
la personalità una volta che il software è stato installato.

3. Testare, testare, testare
Niente fretta: l’implementazione di Vista richiede la certezza che il prodotto
sia pronto per essere installato sulla rete aziendale. Nessun ringraziamento
vi aspetta per l’installazione di Vista se questa creerà conflitti inattesi.
È fondamentale testare completamente il prodotto su poche macchine in
laboratorio e aspettare il completamento delle verifiche prima di procedere
su macchine “reali”, per non rischiare di perdere i dati importanti.

I consulenti qualificati per la migrazione dei desktop saranno in grado di
segnalare così possibili problemi e di identificare le aree che devono
essere sistemate prima di essere messe online. Durante questa fase di test bisogna
assicurarsi che anche i differenti pc e le configurazioni uniche di rete siano
stati configurati.

4. Fase di implementazione
L’installazione del software Vista all’interno dell’intera organizzazione, utilizzando
uno strumento di migrazione desktop consente di eliminare l’intervento fisico
su ogni postazione. Questo consente un notevole risparmio di tempo per il team
It che può dedicarsi ad attività più critiche.

I tool per la migrazione dei desktop possono aiutare ad automatizzare i processi,
ridurre i costi semplificando la migrazione e riducendo le chiamate di supporto
post-migrazione. Questi strumenti consentiranno anche di tener traccia di quelle
macchine la cui migrazione non è andata a buon fine. Inoltre, non bisogna
trascurare gli utenti remoti e mobile che devono essere inclusi nel roll-out
iniziale.

5. Formazione
È fondamentale che le aziende non vengano continuamente interrotte durante
la fase di migrazione e che venga garantito agli utenti un livello minimo di
formazione aggiuntiva e di tempo per familiarizzare con il nuovo sistema. Bisogna
cercare di conoscere quante più funzionalità e benefici possibili
di Vista per rispondere a qualsiasi richiesta da parte degli utenti che, nel
frattempo, potrebbero essere già più avanti nella conoscenza del
nuovo prodotto.

6. Accettazione e adozione
Infine, bisogna tener presente che gli utenti non sempre prestano attenzione
a cosa stanno aggiornando. L’eventualità è che, nonostante l’ultima
migrazione sia ancora fresca, per alcune persone non rimarrà un’esperienza
degna di nota. Semplicemente, tutto quello vogliono è che i loro pc tornino
a funzionare quando, il giorno dopo l’implementazione, saranno nuovamente alla
propria postazione.

Conservando le impostazioni degli utenti e ridistribuendo le applicazioni software
durante l’implementazione si possono minimizzare le chiamate all’helpdesk ed
evitare possibili insoddisfazioni degli utenti. Spesso non considerata come
una procedura complicata, molte aziende non sono così propense a suggerire
una migrazione a livello globale di azienda in quanto si aspettano di ricevere
un’ondata di reclami da parte degli utenti che si trovano a dover gestire le
classiche problematiche iniziali o che non sono a loro agio con il nuovo sistema
operativo.

Inoltre, hanno la percezione che questo cambiamento avrà un ampio impatto
sulla produttività, sull’aumento del flusso delle attività di
help desk e un ulteriore training per gli utenti. Solitamente, la migrazione
causa seri problemi sia per i dipartimenti It sia per gli utenti. Nonostante
questo, i dipartimenti It devono rendersi conto che con il giusto processo la
migrazione degli utenti può essere semplice.

Anche se molte aziende vorranno beneficiare velocemente delle nuove funzionalità
di Windows Vista devono tenere presente che gli aggiornamenti più rilevanti,
come questo, possono mostrarsi davvero stressanti. Alcuni It manager potrebbero
decidere semplicemente di implementarlo, ma la mancanza di un approccio automatizzato
e ben pianificato al deployment e alla migrazione potrebbe rivelarsi dannoso.

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