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Qlik, la trasformazione digitale è customer experience e organizzazione

Lo speciale dedicato alla trasformazione digitale di 01net svela i punti di vista dei più importanti vendor internazionali operanti in ItaliaQlik è senza dubbio uno di essi, e a rispondere alle nostre cinque domande è Giorgio Dossena, Team Leader Pre Sales di Qlik Italia.

Quali sono le tecnologie oggi alla base della trasformazione digitale dell’economia italiana?

E’ difficile definire la trasformazione digitale in modo che sia universalmente riconosciuta da qualunque mercato, industry o organizzazione. Da qui è difficile identificare un set standard di tecnologie abilitanti alla trasformazione digitale.
Mi sento però di affermare che le tecnologie alla guida della trasformazione digitale sono quelle che permettono sia di rendere il rapporto cliente-fornitore e azienda più snello e coeso, sia di fornire una visione a 360 gradi di come l’azienda si muove e si pone all’interno del mercato in cui opera.

Canali digitali, interazione in real-time e riduzione della distanza tra cliente e azienda, fanno sì che il cliente si senta parte integrante di ciò che le organizzazioni portano sul mercato, mentre queste ultime possono coprire più velocemente le necessità dei clienti ed esplorare nuove soluzioni per espandere il business.

A supporto di tutto ciò vi deve essere una strategia sul dato in grado di di analizzare questa interazione a diversi livelli, dall’apice della piramide organizzativa fino a chi opera sul territorio in stretto relazione con gli utenti finali.

Giorgio Dossena
Giorgio Dossena         

In che modo si costruiscono le competenze per metterle in azione e per gestirle?

Le competenze si creano attraverso la definizione di percorsi formativi che definiscono le basi su cui poi va innestato un processo organizzativo che permetta di mettere in pratica quanto definito sulla carta. Creare gruppi eterogenei di persone con esperienze, conoscenze e responsabilità diverse permette di trovare percorsi diversi. Avere all’interno di una singola stanza ‘virtuale’ competenze ed esperienze diverse consente di esplorare percorsi e dimensioni su cui agire che possono accrescere notevolmente il valore che si ha con un processo di trasformazione digitale.

La trasformazione digitale è più un tema organizzativo. Le tecnologie sono e devono essere a supporto per una più rapida implementazione. Sono un strumento che funge da catalizzatore. Funzioni IT e linee di business devono poter fare squadra per portare avanti la vera trasformazione digitale.

Come possono trasformare in valore l’investimento tecnologico le aziende italiane?

Il valore di un investimento tecnologico si può misurare in vari modi e su varie dimensioni. Uno è sicuramente la percentuale di adozione di queste soluzioni rispetto all’universo possibile di utilizzatori (siano essi interno o esterni).

Per Qlik, il successo di un’implementazione è rappresentato da quanto la nuova tecnologia viene utilizzata e da quanto gli utenti sono in grado di estrarre gli insight dalle informazioni ottenute dai dati a disposizione.

Secondo Qlik l’insight, ossia l’intuizione, estratta è il valore di misurazione che può essere monetizzato. Pensate al valore che potrebbe avere per una società finanziaria scovare un modus operandi fraudolento analizzando le transazioni che avvengono sui circuiti bancari, piuttosto che per un retailer poter analizzare le allocazioni di magazzino per scoprire anomalie nella distribuzione delle merci. Di esempi ne esistono molteplici su svariati mercati. Il fil rouge che li lega è sempre lo stesso: il dato e la capacità che gli utenti, a tutti i livelli, hanno di analizzare le informazioni ed estrarvi insight.
Più utenti con la possibilità di estrarre insight, più valore viene generato dalla tecnologia alla base della trasformazione digitale.

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Che connotati deve avere chi prende in carico la regia della trasformazione tecnologica nelle aziende, ossia il system integrator?

La regia deve essere fatta da chi ha una expertise spiccata del mercato in cui va a operare. La trasformazione digitale nel mondo finanziario è molto diversa da quella del mondo energy. La pubblica amministrazione, poi, è un capitolo a parte.

Il system integrator deve poter mettere in campo molteplici capacità. Deve avere nel suo portafoglio funzioni tecniche che devono sposarsi con quelle dello specifico dominio in cui la trasformazione digitale avviene. Un giusto mix di questi due ingrediente fa del system integrator un acceleratore del processo di trasformazione.

Inoltre deve potere mutare in base a come il progetto di trasformazione digita evolve. L’adattarsi è un elemento distintivo che i system integrator dovranno avere per portare a termini progetti vincenti su questa tematica.

Che ruolo riveste il system integrator nella trasformazione digitale delle piccole e medie imprese, spesso prive di specifiche competenze nella information technology?

Il ruolo deve essere duplice. Quello di advisor, che guida l’impresa nel suo viaggio, ma anche di chi supporta fattivamente il viaggio, definendo il processo tecnico e organizzativo. Per questo motivo il system integrator deve poter adattarsi ed evolversi in base al contesto in cui opera e in base alla maturità in cui il cliente si trova.

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