Prossima frontiera, l’energia

Hp ha calcolato che per un dollaro investito in It se ne spende un altro in energia. E lavora per far risparmiare sul secondo.

Ci siamo: il nuovo, conclamato, assillo di Cio e It manager che hanno a che fare con la gestione di datacenter si chiama energia elettrica, sia sotto forma di alimentazione pura, sia con le fattezze della climatizzazione, ovvero badando all’aspetto “calore” che si genera in un centro dati.

Argomento non da poco, specie se il datacenter è fatto da centinaia di sistemi che lavorano all’unisono.

C’è un caso esemplare, di una banca europea (che ha chiesto l’anonimato), che aveva 5mila blade in batteria, e, quindi, calore alle stelle e collasso prossimo. Hp è intervenuta rivedendo tutto il sistema di condizionamento e creando spazio per inserire mille ulteriori blade.

Il tema del raffreddamento del datacenter, allora, diventa centrale in un contesto di risparmio energetico, se è vero che un centro con nuove tecniche d refrigerazione fa risparmiare energia e crea spazio per ampliamenti di performance.

Hp sta lavorando al tema da molto tempo, tramite gli Hp Labs, anche nel contesto del progetto Enterprise 2010, con il quale testa nuove tecnologie e simula problemi del mondo reale per incrementare le prestazioni dei server.

Sull’aspetto del consumo energetico tenuto a bada mediante un sistema di raffreddamento ottimizzato, Hp sostiene di potere offrire tecnologia che abilita un miglioramento prestazionale nel mondo reale fra il 25 e il 30% (con test di laboratorio, e quindi in vitro, che hanno toccato il 50%).

Tecnologia che, se vale l’assioma sostenuto da Hp, per il quale per ogni dollaro investito in It se ne spende un altro fra energia di funzionamento e di raffreddamento, libererebbe il 15% del budget per altre operazioni.

Entro l’estate Hp farà vedere in un ampio contesto infrastrutturale cosa significa tutto ciò. In pratica, si tratterà di portare le istanze di controllo del consumo energetico e di raffreddamento del datacenter all’attenzione di Hp OpenView, ovvero dentro la console di gestione sistemica.

Ciò sarà possibile anche mediante la tecnologia “fisica”, che Hp sta inserendo sui propri sistemi, come i blade. Esempio sono i fan Active Cool, prodotti coperti da una ventina di brevetti, la cui aerodinamica punta a raggiungere quei risparmi sopracitati.

I nuovi ventilatori, però, sono solo una parte dell’approccio olistico alla gestione del datacenter, che comprende anche il resto della componentistica e l’attuazione di principi di gestione orientati al risparmio energetico.

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