Per Dell, il computer lo deve progettare l’utente

Più attenzione alle richieste dei clienti e meno alla caratteristiche tecniche. Questa, in sintesi, la nuova strategia messa in atto da Dell secondo quanto affermato da Livio Pisciotta, Client Marketing Manager dell’azienda. “Nella nostra proposta stiamo cambiando approccio – ha precisato Pisciotta -: stiamo passando dal what, ovvero un’offerta basata soprattutto sulle peculiarità tecnologiche, al why, ossia una poposition che mette in luce i motivi per cui vale davvero la pena effettuare un refresh del parco macchine”.

In sostanza, tramite una serie di indagini condotte in prima persona presso i propri utenti e la valutazione delle principali tendenze evidenziate dalle società di analisi in relazione al modo di lavorare, Dell ha delineato cinque utenti tipo: i desk centric, ossia coloro che passano più del 50% del proprio tempo lavorativo alla scrivania; i corridori warrior, che, invece, pur essendo in azienda, per una serie di motivi stanno lontano dalla propria scrivania per oltre il 50% del tempo; on-the-go pro, le persone che passano la maggior parte del proprio tempo al di fuori dell’ufficio; remote, coloro che lavorano almeno 30 ore la settimana fuori azienda; specialized user, utenti estremamente mobili che operano in ambienti molto differenziati o che necessitano di computer molto potenti come una workstation.

Basandosi sulle modalità di lavoro di queste cinque tipologie di potenziali utenti e, soprattutto, sulle conseguenti necessità tecnologiche, Dell sta riorganizzando la propria offerta in modo di poter fornire una valida risposta alla domanda: perché effettuare un refresh dei computer? “Essenzialmente perché ne beneficiano sia TCO sia ROI“, precisa Pisciotta. E come riprova cita un’indagine effettuata da Techaisle secondo la quale a un’azienda l’utilizzo di un computer con più di tre anni di vita costa circa 2300 euro a utente in termini di sia di maintenance sia di mancata produttività.

Poter usare un computer attuale tarato sulle proprie esigenze – evidenzia Pisciotta – consente di aumentare la produttività fino al 50%”. In sostanza, i conti sono presto fatti e la risposta alla domanda “why refresh?” è pressoché automatica.

Oltre a “Why”, anche “Now”

Pisciotta sottolinea come anche il momento attuale sia particolarmente idoneo per la modernizzazione del parco macchine. Secondo il Client Marketing Manager di Dell, i nuovi processori e le tecnologie messe a punto da Intel e l’arrivo di Windows 10 rappresentano un binomio strategico per le aziende e quindi un’ottima occasione per poter dare una spinta al business attraverso un refresh tecnologico. “Che può andare anche oltre il solo computer – chiarisce Pisciotta -. In questo senso, Dell non si propone solo come costruttore di pc ma, e soprattutto, come fornitore di soluzioni complete, insieme di hardware, software e servizi”.

Dell Latitude 13 7370
Il design ultrasottile del Latitude 7370

Dalle strategie ai prodotti il passo è breve. Per l’ambito office, Dell punta essenzialmente sui laptop, con una declinazione tanto vasta da riuscire a soddisfare sicuramente anche le esigenze più disparate, partendo da chi ha la necessità di un computer “tradizionale” a chi necessità del massimo della potenza, da chi ha bisogno della robustezza di un prodotto rugged a chi invece punta all’innovazione più spinta. Ed è proprio in questo ambito, quello dell’innovazione, che spicca l’ultima proposta di Dell, la gamma Latitude 7000. In particolare, si evidenzia il modello 7230, un 13 pollici che Pisciotta non ha esitato a definire il prodotto ideale per il mondo del lavoro. Leggero (pesa 1,1 kg), ha uno chassis in fibra di carbonio (riciclato, ha precisato Pisciotta), integra la connettività Lte, usa processori Intel Core M ed ha il più piccolo form factor tra i notebook business firmati Dell. Inoltre, è dotato di porte Thunderbolt e USB Type-C per poter essere essere espanso tramite docking station. Sarà in commercio dall’8 marzo. Il prezzo non è stato comunicato, ma sarà scuramente superiore ai 1.000 euro.

Si parlava di fornitore di soluzioni complete. Per raggiungere questo risultato, Dell haanche inserito a listino il Surface Pro 4 di Microsoft, che è parte integrante della proposta di dispositivi 2 in 1 e nei confronti del quale, precisa Pisciotta, “la società è in grado di erogare supporto e di integrare servizi“.

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