PeopleSoft cambia il Ceo

Craig Conway è stato rimosso dall’incarico e sostituito con effetto immediato dal fondatore della società Dave Duffield. C’è chi pensa che valga una strada spianata per Oracle.

4 ottobre 2004


Un fulmine a ciel sereno. Il consiglio direttivo di PeopleSoft ha sollevato dall’incarico il chief executive officer Craig Conway sostituendolo con il fondatore
Dave Duffield.


Lasciano poco spazio agli equivoci le motivazioni del licenziamento: il board non ha più fiducia nella capacità di Conway di condurre l’azienda. Conway paga dunque il conto di 15 mesi di battaglia per resistere alla Opa ostile di Oracle.


Una battaglia che, malgrado l’ottimismo manifestato l’ormai ex-Ceo nel corso dell’ultima convention della società, ha cominciato a vedere sul campo i primi feriti: clienti che non se la sono sentiti di investire di nuovo nei prodotti di una PeopleSoft a rischio acquisizione.


Quello che resta ora da capire, e di fondo il vero punto cruciale sul quale si stanno interrogando gli analisti, è il significato di questo cambio di vertice. Qualcuno ipotizza buone notizie per Oracle, ora che l’ostinazione di
Conway non è più un ostacolo. Tutto dipende dalle intenzioni con le quali
Duffield ha ripreso le redini della sua azienda.


Di certo qualche indicazione verrà dalla corte del Delaware, presso la quale, al cospetto del giudice Leo E.Strine Jr. è iniziato il giudizio che deve analizzare un’accusa precisa mossa da Oracle nei confronti di PeopleSoft: l’aver rifiutato la proposta di acquisizione da 7,7 miliardi di dollari è assimilabile alla condotta iresponsabile.


Ovvero, da Redwood Shores puntano il dito indice contro il management di Pleasanton (e quindi anche contro Conway) dicendo che non è stato responsabile, nei confronti degli azionisti, rigettare una concreta possibilità di far crescere il valore economico dei loro titoli.


Il momento, quindi è topico: se il giudice darà ragione a Oracle, difficilmente esisteranno altri freni legali all’acquisizione. Se la darà a PeopleSoft, invece, il rischio che Oracle lasci cadere la cosa è da prendere in considerazione.


Per soprammercato, va ricordato che, dopo il Delaware, a gennaio gli avvocati delle due società si trasferiranno a Oakland, in California, dove li attende una causa da 2 miliardi di dollari intentata da PeopleSoft per disturbo nell’attività di business.


Prima ancora, il legali attendono notizie dalla Commissione Europea: Mario Monti dovrebbe esprimersi sull’eventuale accorpamento delle due società nel nostro continente alla fine di questo mese.

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