Il giudice dà ragione a Oracle

Nulla osta. L’offerta ostile su PeopleSoft non viola i regolamenti antitrust. Ora Oracle può proseguire e perseguire il proprio intento.

10 settembre 2004 Nulla osta. Dopo 15 mesi per
lo meno una cosa è chiara: per il giudice Vaughn Walker della corte distrettuale
di San Francisco l’offerta di acquisizione avanzata da Oracle su
PeopleSoft
non viola i regolamenti antitrust.
Dunque, per quel che
al giudice compete, la società guidata da Larry Ellison può proseguire
nella sua offerta
da 7,7 miliardi di dollari per portarsi in casa gli
asset della rivale.
Naturalmente, il nulla osta del giudice non significa
automaticamente il buon fine dell’operazione. L’assemblea degli azionisti deve
emettere parere positivo. E poi c’è sempre l’Europa, che ancora non si è
espressa.
Ma in ogni caso, come del resto dichiara Oracle nel comunicato
ufficiale con il quale rende pubblica la decisione del giudice, è un bel passo
avanti.
E con una Oracle di nuovo focalizzata sulla strategia delle
acquisizioni, come ha apertamente dichiarato pochi giorni fa a Londra in
occasione di OracleWorld, e un benestare di questa portata, forse per PeopleSoft
si avvicina il momento di ingoiare la pillola, per amara che
sia.

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