Oracle-PeopleSoft: ultima chiamata

La casa di Larry Allison sembra intenzionata a ritirarsi se l’ultima offerta non convincerà metà degli azionisti.

Se l’offerta di 24 dollari per azione non convincerà almeno la metà degli azionisti PeopleSoft, Oracle farà dietrofront e non cercherà più di contrastare le armi di difesa messe in campo dalla società di Pleasanton.


La notizia è contenuta in una missiva inviata dalla casa di Larry Allison al giudice Leo Strine Jr. della Delaware Chancery Court, e si riferisce, in particolare, al tentativo di forzare il ritiro del programma Cap (Customer Assurance Program) organizzato da PeopleSoft a favore dei propri clienti.


Nulla è ancora detto, ma potrebbe significare che Oracle sta seriamente considerando l’opportunità di abbandonare i piani di acquisto di uno dei suoi principali competitor.


L’offerta di 24 dollari per azione, che scadrà il prossimo 19 novembre, rappresenta presumibilmente l’ultimo stadio della trattativa. Oracle quasi certamente non è disposta a offrire di più, dato che già la precedente quotazione, pari a 21 dollari, era stata citata come limite massimo. Bisognerà vedere se per PeopleSoft l’ultima soglia rappresenta quel “giusto prezzo” per cui si era dichiarata disposta a trattare.

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