Oracle, intelligence per il primato

Rilasciata Business Intelligence 11g, suite che punta al salto di qualità e a non dare “cinque risposte a una domanda”.

Tre anni di sviluppo continuo ed ecco l’annuncio da parte di Oracle della suite Business Intelligence 11g.
Segue la 10g, ma è stata molto, molto ridisegnata, visto che gli ingredienti sono le tecnologie acquisite (Hyperion e Siebel in primis) integrate secondo una nuova visione best-of-breed/best-in-class.

L’impegno di Oracle nella Bi è molto forte, e non solo per le acquisizioni kolossal, ma anche per gli investimenti (ingenti) in R&S, e perché il mercato è veramente appetibile. Del resto, se i colossi dell’informatica hanno speso tutti quei soldi per acquisizioni una ragione di deve pur essere.
«La business intelligence è tra le priorità top five dei Cio», dice Guglielmo Persani, sales Vp business intelligence di Oracle Emea.
Legittima dunque la aspirazione di Oracle:«in questo mercato, non abbiamo ancora la leadership assoluta, ma ci arriveremo quanto prima».
Le premesse perché questo avvenga ci sono tutte, per il presidente di Oracle, Charles Phillips, in collegamento video registrato. E cita qualche numero: il 15% di share di mercato, la collocazione nel quadrante magico di Gartner nella posizione più alta di leader, e la credibilità dell’azienda.
Qui, a supporto, Phillips cita un dato che fa un certo effetto sulla platea: l’89% dei clienti Sap Fortune 500 usano i sistemi Bi ed Epm di Oracle.

La strategia di prodotto della società poggia sulla integrazione di vari tool di Bi per offrire un quadro complessivo coerente. «La Bi non è Bi se dà cinque risposte a una stessa domanda», chiosa il presidente di Oracle Charles Phillips, in collegamento video.
Il prodotto uscito dalla attività di sviluppo evita quel che paventa Phillips, e offre un ambiente unificato che mette insieme Olap relazionale e multidimensionali, nonché attività di reporting enterprise, su una comune e unica infrastruttura tecnologica.
Proprio il rafforzamento Olap permette di accedere ai dati gerarchici contenuti in Essbase, e dati relazionali da una interfaccia comune. Secondo Phillips, il nuovo 11g arricchisce la user experience, grazie alla nuova applicazone scorecard integrata e ad alcune novità per il reporting, la visualizzazione, la ricerca e la collaborazione.
E, visto che si integra con Oracle Enterprise Manager 11g e con altri componenti di Oracle Fusion Middleware, si pone l’obiettivo di migliorare prestazioni, sicurezza e scalabilità. Un’applicazione permette d tracciare metriche e Kpi (key performance indicator) allineati alle strategie e agli obiettivi dell’azienda, mentre un nuovo editor thin-client integrato permette la pubblicazione di report interattivi e basati sul web.

La nuova interfaccia fornisce funzioni di “charting-and-prompting”, e il tool Action Framework, che permette di attivare direttamente dal cruscotto processi di business o web services. L’integrazione con Oracle Secure Enterprise Search permette di reperire facilmente il report cercato e ne visualizza le metriche e le analisi nel rispetto dei parametri di accesso e sicurezza definiti. L’integrazione Enterprise Manager 11g consente agli amministratori It di gestire e monitorare le prestazioni della Bi dallo stesso ambiente che gestisce l’It. Gli utenti Oracle possono fare l’upgrade a 11g velocemente e facilmente, senza intaccare metadati e report già esistenti.

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