Opengate diversifica nella logistica e nel settore elettrico

Tutti gli indicatori sono in crescita, ma gli analisti hanno qualche timore per la posizione finanziaria. Il fatturato dipenderà sempre meno dalla distribuzione It

Opengate, la società che per prima ha debuttato al Nuovo Mercato, ha chiuso il bilancio
al 31 agosto con il raddoppio del valore della produzione (+115%) che arriva a
un miliardo di euro, un Ebitda che cresce del 204% e arriva a 28,8 milioni di
euro e un Ebit pari a 12,9 milioni di euro in aumento del 167%. Il fatturato è
stato di 988,8 milioni di euro in crescita del 114,8% rispetto allo scorso anno.
“La posizione finanziaria netta consolidata – recita una nota della
società – è negativa per 252,4 milioni di Euro con un’incidenza sul
fatturato pari al 25% risente degli importanti investimenti realizzati nel corso
dell’anno”
.


L’utile netto della capogruppo, di 1,12 miliardi di lire, consente comunque
di distribuire un dividendo di cento lire per azione. Il 78% dei ricavi arriva
dalla distribuzione It italiana, il 12,5% da quella It all’estero (Spagna,
Svizzera, Germania, Austria), il 9,8% dalla logistica e il resto da e-business e
service. Di tutto questo la Borsa sembra essersene accorta visto che il titolo,
dopo avere toccato il picco negativo di 7,828 euro in settembre, ha iniziato una
costante risalita che l’ha portato fino a quota 21 per poi ridiscendere intorno
ai 17 euro. Il flottante è pari al 66% del capitale. In futuro è comunque lecito
aspettarsi una maggiore diversificazione del fatturato di Opengate che
recentemente ha annunciato la nascita di Netric, società destinata a sviluppare
ed implementare il progetto distributivo nel settore del materiale elettrico.


Attualmente la società di Malnate opera in questo settore partecipando al 70%
Cignoli Elettroforniture e Fin Lux, ed al 100% Franchini Lamberto e C. e
Futurtec. Oltre al comparto elettrico c’è la logistica dove la società guidata
da Piero Pozzobon ha creato Addventure che è controllata al 70% da Opengate
Group. La società è nata dalla fusione di Lid e Otim, entrambe già partecipate
al 70% da Opengate, e prevede la incorporazione di Mattioli & Bellichi e
Star Milano Fiori, controllate al 100% da Otim. Proprio questa diversificazione
nella logistica, secondo alcuni analisti, permetterà a Opengate di ridurre la
dipendenza del gruppo dal settore informatico. Qualche timore esiste per la
posizione finanziaria netta anche se le sinergie con le società acquistate
potrebbero portare grande giovamento a Opengate che nel frattempo ha concluso un
accordo per la gestione della logistica di Tecnodiffusione ed è uscita dalla
produzione di pc ceduta a Brevi.

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