Notebook, una guida per scegliere

Punto primo: capire come verrà usato il portatile. La descrizione delle quattro tipologie fondamentali per orientarsi al meglio.

La scelta di un notebook non è mai banale. Intervengono nella scelta diversi fattori che è bene ponderare con attenzione. La prima e fondamentale domanda da farsi è come verrà usato il portatile: in viaggio, prevalentemente in ufficio, per applicazioni impegnative, dai clienti per le presentazioni?

In generale, è possibile suddividere i portatili per uso professionale
in quattro grandi gruppi: subnotebook, ultraleggeri,
desktop replacement e mobile workstation.
Trasversalmente a questi si posizionano i Tablet PC e gli UMPC (Ultra Mobile PC), capaci
di risolvere le esigenze specifiche di una serie di
piccole nicchie di mercato.
Non si tratta di categorie rigide e ben delimitate,
e ci sono diversi prodotti sul mercato che si trovano
a cavallo di due gruppi, con caratteristiche che però
possono risultare inadeguate per entrambi gli usi.

Subnotebook
Sono essenzialmente strumenti per
comunicare, prendere appunti e raccogliere dati sul
campo. Con un peso tra i 500 e i 1.000 grammi e un
display tra 8” e 12” possono anche essere usati per visualizzare presentazioni, ma dopo
averli collegati a un display esterno o a un videoproiettore.
Sono concepiti per viaggiare costantemente
e devono avere quindi caratteristiche di affidabilità
superiori, costruzione in materiali antigraffi o e dischi
affidabili e ben protetti. Devono naturalmente avere
anche un’eccellente connettività wireless, che comprenda
anche l’UMTS.

Relegati da sempre a compiti
specifici e a una nicchia di mercato, i subnotebook
stanno crescendo in termini di gradimento perché la
tecnologia è sempre più in grado di superarne i gravi
limiti in termini di prestazioni, ergonomia e, almeno
in parte, autonomia, che difficilmente supera le 3 ore.
Sono basati su processori a singolo core a basso voltaggio
e con capacità di memoria e di storage limitate,
senza dischi ottici per contenere il peso e i consumi.

Ultraleggeri
Sono portatili di peso variabile approssimativamente
tra 1 e 1,6 chili, con schermi tra
gli 11 e i 13 pollici. Sono i prodotti più interessanti per
chi vuole la massima mobilità senza rinunciare a prestazioni
ed ergonomia, rimanendo abbastanza leggeri
e sottili da non richiedere borse specifi che per il trasporto.
Possono ospitare un lettore/masterizzatore
di DVD ed estendere l’autonomia con batterie aggiuntive
a lunga durata, senza un eccessivo svantaggio in
termini di peso e ingombri. La tastiera ha dimensioni
quasi normali e consente una digitazione veloce e
precisa. Il sistema di puntamento integrato può essere
un touchpad standard ben dimensionato.

Portatili
di questo tipo possono sostituire in molte occasioni
un sistema desktop nelle applicazioni di offi ce automation,
specie se collegati a un replicatore di porte
e a un monitor esterno. Il loro limite è normalmente
l’espandibilità e la capacità di storage, oltre al costo
generalmente elevato.

Desktop replacement
Sono la categoria di portatili
di gran lunga più diffusa, con schermi tra 14 e 17
pollici e un peso tra 1,8 e 3,5 chilogrammi. Su questi
notebook le prestazioni non sono quasi mai un problema,
e neppure le connessioni, che possono comprendere,
oltre alle classiche USB 2.0, le ormai meno
frequenti Svideo e Firewire e, in qualche caso, anche
DVI ed eSATA.

Ma la caratteristica più interessante di
questa categoria di prodotti è l’introduzione del concetto
di modularità: lo spazio a disposizione è infatti
suffi ciente per uno o due vani multifunzione capaci di
ospitare masterizzatori, hard disk aggiuntivi o una seconda
batteria, adattando di volta in volta il portatile
alle diverse esigenze imposte dal tipo di “trasferta”.

Non ci sono applicazioni precluse a questa categoria:
anche le prestazioni grafi che sono generalmente accettabili
e l’uso di hard disk più capienti e veloci, oltre
che di processori dual core, permette di maneggiare
agevolmente anche ingombranti contenuti multimediali.
Per contro, la portabilità di questi notebook è
una variabile dipendente da quanto il produttore ha
deciso di concentrare gli sforzi su questo aspetto. Si
trovano prodotti più che adeguati per viaggiare con
una certa frequenza, e altri che sarebbe meglio spostare
il meno possibile, per evitare di danneggiarli o
di sobbarcarsi un peso poco accettabile.

Mobile workstation

Si tratta di
trasportabili da alte prestazioni, pesanti, ingombranti
e con schermi che possono superare i 17 pollici. La
loro caratteristica peculiare è però quella di essere
certifi cati per alcune applicazioni anche di grafi ca 3D,
ospitando versioni “mobile” delle schede Quadro di
nVidia e FireGL di AMD. Hanno generalmente l’uscita DVI per assicurare un output di qualità elevata su display
esterni ad alta defi nizione e usano dischi molto
veloci, con regimi di rotazione superiori a 5.400 RPM,
qualche volta anche in RAID.
Si tratta di piattaforme espandibili quasi quanto un
desktop e con forti limiti nella durata delle batterie.
Chi produce grafi ca in modo professionale se ne serve
per mostrare ai clienti il risultato del proprio lavoro,
ma diffi cilmente questi notebook possono sostituire
del tutto una workstation fi ssa, che consuma diverse
centinaia di Watt.

Tablet PC

Qualunque formato di notebook può anche essere
sviluppato come Tablet PC, a patto che vi si aggiunga
uno schermo sensibile al tocco di uno stilo. Questi
dispositivi di nicchia, ma apprezzatissimi per alcune
specifi che attività, si dividono in due grandi gruppi, a
seconda che siano con o senza tastiera. I primi sono
veri e propri notebook “convertibili”, per chi non vuole
rinunciare all’impostazione tradizionale e devono
avere ottime qualità costruttive per gestire la “trasformazione”.
I tablet senza tastiera sono soluzioni ideali
per la didattica e i meeting, e domani si evolveranno
per diventare totali sostituti dei documenti cartacei.
L’approccio a questa categoria di prodotti non è sempre
facile, ma chi impara a servirsene non potrebbe
più farne a meno.

UMPC
A metà strada tra i palmari-smartphone
e i notebook
ultraportatili, gli UMPC
utilizzano il “normale” software
di base di un PC portatile
(per esempio Windows XP), Sono privi di tastiera e dispongono di un schermo touch screen, che va dai
4,3 ai 7 pollici. Sono dotati di disco fisso, porte USB e solitamente connettività Bluetooth e Wi-Fi.

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