Home Cloud Nfon, telefonia in cloud flessibile per la trasformazione digitale

Nfon, telefonia in cloud flessibile per la trasformazione digitale

Sono passati 18 mesi da quando Nfon è sbarcata in Italia, portando la propria tecnologia per la telefonia in cloud nel nostro paese.

Da allora molto lavoro è stato svolto da Marco Pasculli, Managing Director di NFON Italia e dal suo team: in meno di un anno sono oltre 50 i partner di canale che hanno sposato la causa della telefonia in cloud.

Un numero importante, soprattutto considerando che il periodo della emergenza coronavirus non ha certo aiutato a sviluppare business e relazioni commerciali.

Lo scenario europeo, composto da 15 paesi in cui Nfon è presente, è eterogeneo per via della diversa maturità dei mercati.
Infatti se nel Regno Unito il cloud è lo standard per la telefonia, all’estremo opposto troviamo proprio l’Italia dove il mercato sta iniziando a svilupparsi.
Pasculli ha sottolineato come il potenziale italiano sia immenso e tutto da costruire; per questo Nfon crede fermamente nel proprio investimento, che nel tempo saprà dare grandi soddisfazioni.

L’emergenza coronavirus ha visto la società molto impegnata a supportare clienti vecchi e (soprattutto) nuovi, che si sono trovati a dover creare da zero una struttura totalmente digitale.

Immaginare gli scenari futuri nel post-covid è operazione non priva di difficoltà.
Tuttavia le prospettiva di crescita sono positive: la trasformazione digitale ha ricevuto una accelerazione considerevole rispetto a quanto ci si poteva immaginare fino a pochi anni fa. Per contro, molti potenziali clienti stanno ancora affrontando la difficoltà della ripresa, il che rende incerto per alcuni di loro il futuro.

Un’importante fetta del settore alberghiero (target importante per Nfon) sta iniziando a compensare le perdite, e non pochi imprenditori del settore si sono dimostrati ricettivi verso la telefonia in cloud di Nfon.

Come ha sottolineato il manager italiano, il contesto economico è volatile e non privo di rischi; in quest’ottica è facile comprendere la ferma volontà delle organizzazioni di tenere sotto controllo i costi d’esercizio.

Strategie e obbiettivi per la telefonia in cloud di Nfon

Meno asset fissi, e maggiore agilità è quindi un mantra cui moltissime realtà stanno guardando: il contact center in cloud di Nfon risponde perfettamente a questi requisiti, sottolinea Pasculli.

marco pasculli
Marco Pascullite

Unified Communications & Collaboration (Uc&c) è un ulteriore punto centrale per la strategia Nfon sul territorio italiano: se da un lato alcune aziende si sono dimostrate in grado di lavorare in remoto, la maggior parte si è ad improvvisare sistemi di comunicazione digitale. L’assenza di una pianificazione pregressa ha determinato incertezza e inefficienze diffuse.

Usciti dalla situazione emergenziale, per le aziende italiane è indispensabile abbracciare un nuovo modo di comunicare. Del resto, la telefonia in cloud è uno standard molto diffuso in numerosi paesi occidentali evoluti.
Superare questo gap tecnologico non è più un’opzione ma una stringente necessità. Come in altre circostanze, l’Italia paga un dazio elevato alla resistenza culturale al cambiamento. La strategia e l’offerta commerciale di Nfon calzano a pennello: nessun fee di ingresso, così come non è presente un limite minimo di interni. Fattore altrettanto importante, nessun vincolo contrattuale: un cliente può decidere di cambiare provider anche ogni mese, senza pagare alcuna penale.

Un messaggio rassicurante per le aziende italiane che, lo ricordiamo, sono in gran parte piccole e medie imprese.
In conclusione, Marco Pasculli ha indicato nel 5% la quota di mercato a livello europeo che Nfon vuole raggiungere entro il 2022. Si tratta di un obbiettivo molto ambizioso e sfidante, ma le sfide sono da sempre nel Dna della società tedesca

 

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