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Neuroscienze, ovvero come migliorare il business usando il cervello

Cosa sono le neuroscienze? Lo studio scientifico del legame tra comportamento e cervello. Si sono scoperte più cose sul sistema nervoso negli ultimi 20 anni che nei 10.000 precedenti. Oggi si può studiare il cervello “dal vivo”, applicando nuove tecnologie.

Molto di questo know how è rimasto rinchiuso nelle università e nei centri di ricerca. Il mondo del business, tranne in rari casi, lo ha ignorato. Nell’ultimo periodo alcune imprese hanno però iniziato a usare le scoperte neuroscientifiche.

Ma come le neuroscienze possono essere utili al business? La risposta non è semplice perché è un rapporto agli inizi. Tuttavia, le potenzialità applicative sono enormi.

Le neuroscienze possono infatti essere di supporto in 3 processi: neuromarketing, neuroergonomia e neurovendita. 

Vediamo come.

Guidare il marketing per comunicare meglio

Il neuromarketing applica le neuroscienze alla creazione dei materiali pubblicitari. Il cervello si attiva maggiormente con uno spot con dei volti rispetto a una pubblicità con soli oggetti. Per comunicare gioia al consumatore meglio usare una confezione colorata rispetto a una neutra. Per attirare l’attenzione del cliente che naviga distrattamente sui social meglio usare il colore verde o blu. Queste sono solo alcune delle scoperte neuroscientifiche che possono guidare il marketing di un’impresa per comunicare al meglio.

Evitare che gli spazi di lavoro riducano la produttività

La neuroergonomia applica le scoperte sul sistema nervoso nella progettazione degli spazi di lavoro. I nuovi concept per l’ufficio non possono ignorare come funziona il cervello di chi ci lavora. Ambienti lavorativi colorati stimolano la creatività rispetto al bianco.

Gli spazi solo open space riducono la produttività, in quanto le persone tendono maggiormente a distrarsi. I designer più evoluti usano le conoscenze neurali per predisporre ambienti e arredi non solo esteticamente gradevoli ma che facilitino efficienza ed efficacia delle prestazioni mentali.

Vendere di più facendo leva sulle emozioni

La neurovendita è l’applicazione più recente. Utilizza le scoperte cerebrali per formare il personale che si relaziona con il cliente. Le figure commerciali vivono quotidianamente “in prima linea” l’aumento delle aspettative del consumatore e le difficoltà di vendita legate alla crisi economica. Le aziende, soprattutto in questi ruoli, hanno la necessità di personale sempre più competente.

La neurovendita insegna tecniche di comunicazione tra cliente e venditore che si fondano su cosa accade realmente nel cervello durante l’acquisto. Usare parole sensoriali, emotive e onomatopeiche aumenta il potenziale evocato cerebrale del cliente, ovvero il livello di attenzione del cliente rispetto alla proposta del venditore.

Il rapporto tra aziende e neuroscienze muovi i primi passi. Le iniziali applicazioni indicano un intreccio straordinario per imprese e lavoratori che vogliono migliorare benessere e produttività. Forse la più grande rivoluzione per le imprese non saranno i robot tecnologici, ma scoprire sempre di più come funziona la più straordinaria tecnologia mai vista sul nostro pianeta: il cervello umano.

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