Nelle aziende Ict italiane molte assunzioni e poca formazione

È quanto emerso dall’edizione 2002 dell’Indagine Retributiva condotta da Assintel. Ancora una volta, analisti programmatori, responsabili progetto e specialisti di prodotto i più pagati.

L’analista programmatore, il più richiesto, il responsabile di progetto,
il più pagato. Anche per quest’anno resta confermato il trend, in atto ormai da
tempo, nell’universo Ict di casa nostra, parola di Assintel. Ma c’è di più.
Nella consueta Indagine Retributiva, che l’Associazione delle imprese che
operano nel settore dell’Information & Communication Technology ha svolto a
novembre 2001 – su un campione composto da 110 aziende associate, per un numero
totale di addetti pari a 13.473 -, due i dati maggiormente rilevanti. «Il primo
sottolinea Ignazio Rusconi Clerici, presidente Assintel – è che, anche
nel corso del 2002, gli associati che hanno risposto alla nostra indagine dicono
di voler continuare ad assumere. Non a caso, per quest’anno il saldo relativo
ai 1.698 addetti usciti, rispetto ai 2.933 assunti, risulta positivo
e si è attestato a quota 1.235. Il secondo, molto meno positivo, è che rispetto
anche solo a un anno fa, gli investimenti nella formazione dei dipendenti si
sono sensibilmente ridotti, portando a meno di tre la media di giornate annue
dedicate ad attività di questo tipo, rispetto alle oltre quattro rilevate nel
2001
».


La prevalenza delle società, che hanno risposto all’Indagine Retributiva
– nella quale le tipologie di attività più rappresentative sono, ancora
di più rispetto al 2001, distributori e system integrator, ma
anche software house e società di consulenza ubicate prevalentemente nel Nord Italia
– sono di piccole e medie dimensioni. Nel 55% dei casi, quest’ultime applicano
contratti di lavoro del Terziario e rivedono, con una periodicità nel 70% dei
casi annua, la propria politica retributiva aziendale, quale segno tangibile
dell’altissimo grado di turnover che contraddistingue il mercato in esame e che
richiede risposte estremamente elastiche.


E ancora una volta, identici ai dati
riportati dodici mesi fa, tra le figure professionali più richieste in
ambito It, spiccano, oltre ai già citati analisti programmatori, i responsabili di
progetto, gli specialisti di prodotto, gli analisti e i sistemisti esperti. Nel 22,4% dei
casi impiegati al III-V° livello, nel 14% quadri, con un livello
d’istruzione nel 37,4% dei casi proveniente da diploma tecnico, nel 35,1% da laurea tecnica, e solo nel
2,8% dalla media inferiore. E se le stock option non vengono ritenute dalle aziende, o
meglio, dai dipendenti di casa nostra, dei fringe benefit, stupisce che, nel
16% dei casi – sia per i dirigenti, sia per i quadri – lo sia il personal
computer portatile. Con una media di oltre 976 euro per prestazione
professionale giornaliera, il responsabile di progetto si conferma il
professionista tecnologico più pagato, seguito dagli oltre 697 euro riconosciuti
come prestazione media giornaliera all’analista esperto e ai 645 del sistemista
esperto. La più bassa? Quella del programmatore che, a livello di consulenza
giornaliera, può attendersi un compenso medio pari a poco più di 475
euro.

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