Nel 2011, meno controlli fiscali per autonomi e Pmi

Senza cedere terreno nella lotta contro l’evasione, il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, risponde con 45mila verifiche in meno alle richieste di maggiore rispetto nei confronti dei contribuenti.

Nella lotta all’evasione fiscale, cambia la strategia, non gli obiettivi, dell’Agenzia delle Entrate che, per l’anno in corso, ha annunciato che i lavoratori autonomi, i professionisti e i piccoli imprenditori saranno interessati da 45mila controlli fiscali in meno, per un ammontare di verifiche che, da 221.831, scenderanno a quota 177.340.

Convinto che verifiche più efficienti consentiranno al fisco di eguagliare lo stesso recupero di evasione che, nel 2010, ha fruttato 10,6 miliardi di euro, il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha infatti disposto una riduzione del 20% del target relativo all’indicatore che fa riferimento agli accertamenti nei confronti di Pmi e professionisti.

Efficienza e correttezza diventano i due aspetti tramite cui favorire lo sviluppo della fiducia reciproca e della collaborazione tra fisco e cittadini, promuovendo, così, la crescita della coscienza civica anche al fine di evitare controlli che diano «risultati poco significativi» e che producono contestazioni «di natura meramente formale, laddove l’analisi di rischio non sia stata appropriata e il controllo non abbia consentito l’individuazione di violazioni sostanziali adeguatamente sostenibili».

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