Monaco sceglie Debian

Una scelta contro corrente, per chi si aspettava una partnership con Suse Linux. Ma la municipalità ha deciso per il massimo della “indipendenza”.

Dopo essere passata alle cronache per essere stata una delle prime
municipalità a fare una scelta definitiva in favore di Linux e dell’open source,
la città di Monaco ha voluto distinguersi ancora una volta
andando contro corrente.
Invece di scegliere la
distribuzione Suse Linux, sicuramente favorita in virtù della forte popolarità
nella regione e del supporto dato in fase valutativa, la città di Monaco ha
optato per Debian, versione non commerciale del sistema
operativo, appoggiandosi poi a due terze parti locali per il deployment.

Due terze parti che sono riuscite a vincere anche rispetto alle offerte di nomi di prestigio tra i quali figurano Ibm, Eds e T-Systems.
Il
progetto, varato con il nome di LiMux
(da Linux e München), nel 2003 richiamò l’attenzione dello stesso Steve Ballmer, che, riportano le cronache di allora, volò dagli Stati Uniti alla Germania per convincere la municipalità a non passare a Linux, offrendo, si dice, condizioni economiche impensabili.
E che si tratti di un progetto di vasta portata non v’è alcun dubbio, dal momento che coinvolge qualcosa come 14.000 desktop.
Ma prima che entri nella fase operativa, ci vorrà ancora qualche mese, a causa dei ritardi accumulati lo scorso anno per valutare le possibili implicazioni legali, legate alle cause intentate da Sco al mondo open source.

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