Microsoft-Ue: è supermulta

1,5 milioni di euro di multa al giorno da dicembre a giugno. E dal 31 luglio si raddoppia. Microsoft protesta: imposizione non chiara.

Alla fine la sentenza è arrivata.
Nella giornata di ieri, gli organi regolatori dell’Unione europea hanno inflitto a Microsoft una ammenda di 280,5 milioni di euro per il periodo compreso tra lo scorso 16 dicembre e il 20 giugno, per non aver ottemperato alle imposizioni in materia di antitrust.

Questo significa una multa di 1,5 milioni di euro al giorno, destinata a raddoppiare a 3 milioni se la cosiddetta full compliance non sarà raggiunta a partire dal 31 luglio.

Severissima la commissione: le disposizioni di marzo 2004 sono di una chiarezza cristallina e Microsoft non può chiamare in suo favore alcuna giustificazione di incomprensione.

E lo spauracchio del raddoppio della multa viene agitato proprio per incentivare la società ad accelerare il processo di adeguamento alle richieste della Commissione.

Da parte sua Microsoft intende fare ricorso in appello sostenendo che una multa – e di tal portata per di più – non è applicabile data la scarsa chiarezza della sentenza di marzo e considerati gli sforzi compiuti negli ultimi due anni per arrivare alla compliance.
Secondo Microsoft, inoltre, dal mese di aprile, dopo aver cioè ottenuto ulteriori e decisivi chiarimenti dalla Commissione, il processo di adeguamento è proseguito con celerità e senza intoppi.

Arroccata sulle sue posizioni la Commissione: solo ora Microsoft sta dedicando sufficienti risorse e sufficiente impegno. L’avesse fatto due anni fa si sarebbe risparmiata l’ammenda.

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