Una visione di ampio respiro verso il mondo delle piccole e medie imprese, con un focus specifico sul cloud. Ne parla Thomas Hansen, Vice President SMB Worldwide. Intanto fino al 30 giugno arrivano le promozioni.

C’è tempo fino al 30 giugno per poter accedere alle proposte di finanziamento che Microsoft ha deciso di attivare a favore delle piccole e medie imprese italiane.
Si tratta, di fatto, di una campagna di finanziamento agevolato sviluppata in collaborazione con
Microsoft Financing
così articolata:
– finanziamento a tasso 0% su 12 mesi del costo del noleggio delle licenze
– locazione finanziaria a 24 o 36 mesi a interessi 0% per l’acquisto delle licenze dei prodotti Microsoft

Non solo.
Sempre entro il prossimo 30 giugno è previsto uno sconto del 20 per cento sulla sottoscrizione a Office 365, mentre per chi decide di muoversi verso la business intelligence, è previsto uno sconto del 40% su Power BI.

Ma non di solo software s tratta.
Il programma di incentivazione guarda anche al rinnovo del parco macchine delle imprese.
In questo caso, fondamentale è la collaborazione con i principali produttori di pc e server, con i quali sono state sviluppate iniziative di valorizzazione e ritiro dell’usato e di cash back, in particolare per le piattaforme Windows XP, Office 2003 e Windows Server 2012 R2.

Il programma di incentivazione si rivolge anche all’ecosistema dei partner di Microsoft, che riceveranno, sempre per vendite effettuate entro il 30 giugno prossimo, fino a 8.000 € per cliente per le vendite di Windows Server 2012 R2 e fino al 28% del prezzo del prodotto per quelle di Office 365 e altre soluzioni cloud, come Exchange, Lync, Project, Visio e SQL Power BI.
Per poter accedere al programma, i partner dovranno registrarsi sul sito dedicato.

Una visione di lungo respiro
L’iniziativa di finanziamento non è che il più recente tassello di una visione a più ampio spettro verso il mercato dello small and medium business e che trova nel cloud la sua concreta realizzazione.
Come spiega Thomas Hansen, Vice President SMB Worldwide, nella videointervista pubblicata qui sopra, ”Il cloud porta alle piccole e medie imprese una innovazione mai vista prima. Possono utilizzare soluzioni di classe enterprise senza dover sostenere gli stessi oneri: sono in grado di interagire con staff, partner clienti esattamente con le stesse modalità delle realtà di più grandi dimensioni”
Soprattutto, ed è questo uno dei punti su cui Hansen pone l’accento, possono aprirsi a mercati nuovi.
”Le piccole e medie imprese sono tradizionalmente business locali: grazie all’innovazione portata dal cloud, possono scegliere a quale livello operare, regionale, nazionale, internazionali. Possono attivare nuove collaborazioni con altre realtà in Paesi nei quali non hanno presenza diretta”.

La migrazione dall’on premise a Office 365, è la visione di Hansen, ha sicuramente portato risparmi alle imprese: ”Il punto però è capire cosa è stato fatto con quei risparmi, se sono stati portati verso l’innovazione”.
Il grande cambiamento sta nel modo diverso di spendere: o si spende per l’It, oppure si spende per l’innovazione.
E con il cloud si introduce un modo di lavorare diverso, si introduce un concetto di scalabilità, di flessibilità, di sfida.
Hansen parla di cambiamento culturale, che forse ha ancora bisogno di un percorso di education, anche se ”anche i non tecnologi, anche chi sostiene con convinzione di non conoscere le tecnologie, si rende conto di utilizzare il cloud prima ancora di sapere cosa sia. Per questo, più che di education, è il caso di parlare di demistificazione del cloud”.

L’Italia sta facendo importanti passi avanti nell’adozione del cloud e proprio la presenza di tante piccole e medie imprese fa sì che la pulsione all’innovazione arrivi da un numero crescente di soggetti.
E in questo percorso è innegabile il ruolo dei partner, ai quali tuttavia viene richiesto un impegno in termini di adozione interna: ”Se non ne fanno uso per primi, come possono proporlo all’esterno?” è la domanda di Hansen.

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