L’importante è offrire citizen relationship

Quattro Cio che lavorano in aziende delle multiutilities “dichiarano” le loro necessità tra cui l’adozione di un modello di business dove la clientela sia la stessa per tutti i servizi

Indipendentemente dalla realtà dimensionale, parlando con chi acquista tecnologie per queste aziende, emerge che per le imprese multiservizi si impone la necessità di adottare un modello di business in cui la clientela servita risulti la stessa per tutti i servizi offerti. Il presupposto è l’adozione di logiche di Citizen relationship management avanzato, fondate su infrastrutture all’avanguardia, ma anche su una forte capacità di interazione e cooperazione tra i vari quadri aziendali. Anche l’aspetto relazionale interno alle medesime imprese rappresenta un aspetto delicato e importante.

Ma la domanda fondamentale che abbiamo rivolto a Antonio Foggia, responsabile esercizio sistemi informativi Endesa Italia, Maurizio Marinelli, responsabile area pianificazione strategica Multiservizi, Enrico Calcinaro, direttore generale Ciip Poliservizi, e Pierangelo Turletti, responsabile It Amag, è: nel breve o medio periodo avete preventivato investimenti per ulteriori sviluppi informatici?
E i nostri Cio hanno risposto.

Foggia: «Ci focalizzeremo sul tema della sicurezza dei dati, sempre più importante, visto l’aumento di applicazioni Web oriented collegate al mondo esterno via Internet. Parlare di Vpn o Mobile access, motori di un progresso tecnologico irrinunciabile per una società proiettata verso alti standard qualitativi come la nostra, significa fare i conti con sport paralleli, hacking in primo piano, che minano l’integrità e soprattutto la disponibilità di dati sensibili. Altri due temi fondamentali sono la Business continuity e il Disaster recovery, indispensabili per consentire al management un accesso ai dati di business sempre e comunque. Il rischio di un crash presso il nostro data center senza avere gli strumenti atti a ripristinare i servizi principali in tempi rapidi, garantendo la continuità delle attività, mi spaventa seriamente, sapendo, poi, che molte aziende hanno avuto enormi problemi proprio a causa di queste carenze infrastrutturali».

Marinelli: «Una parte degli investimenti è destinata all’aggiornamento tecnologico, ma quella più importante si focalizza sul rendere efficace l’intero processo, mediante scelte guidate dal rapporto costo/beneficio. Attraverso una nostra controllata, Synactica, ci stiamo dotando di un centro stampa sul quale convoglieremo non solo le bollette, ma qualunque altra attività di stampa e spedizione, sgravando di molto l’attuale carico di lavoro degli uffici preposti».

Calcinaro: «Le aziende che intendono proporsi come interlocutori credibili sul mercato delle Public Utilities devono avere un atteggiamento nei confronti delle nuove tecnologie Ict uguale a quello del surfista nei confronti delle onde: è indispensabile rimanere sulla cresta, seguendo con competenza gli aggiornamenti tecnologici, rinnovando costantemente gli strumenti informatici. Stiamo puntando all’ammodernamento del sistema It con l’integrazione di tutte le funzioni aziendali. Abbiamo iniziato una sperimentazione nel campo della telelettura dei contatori e rilievo delle perdite istantanee dell’acquedotto e un’altra sulla telesorveglianza, via Umts, dei punti sensibili della nostra rete di acquedotti».

Turletti: «Il momento è di transizione: il mondo delle Utilities si sta rapidamente trasformando negli assetti proprietari e nel raggio d’azione delle aree di intervento; il management attende schiarite, prima di intraprendere investimenti importanti. La nostra attenzione va alle aree tuttora scoperte o incomplete: archiviazione documentale, Internet, software di gestione per nuove attività come la vendita di energia elettrica».

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