La Signora di Shangai

Le strategie di espansione di Ibm sul mercato cinese. Punta al 50% del mercato business.

16 settembre 2004 Per Ibm sembra essere giunto il
momento di raccogliere i frutti del lavoro svolto in tutti questi anni per
guadagnare terreno sul mercato business cinese.
E i frutti a
quanto pare ci sono, visto che Big Blue ha ormai raggiunto una quota di
mercato del 43,6%
sul fronte delle soluzioni business, utilizzate
in ambienti che vanno dalle istituzioni finanziarie alla pubblica
amministrazione fino all’e-commerce.
Una quota che Ibm ha tutta l’intenzione
di ampliare, visto che si è posta l’obiettivo di raggiungere e superare
il 50% di share
.
Obiettivi numerici a parte, è comunque vero che il
mercato cinese, al momento ancora fortemente hardware-centrico, si sta rivelando
sempre più strategico per Ibm, che dunque conta ora di partire con nuovi
investimnti sul fronte del software e dei servizi.
Attualmente, infatti,
oltre il 70% del fatturato che Ibm sviluppa in Cina è legato alla vendita di
hardware, un dato che si discosta molto dal fatturato complessivo della
corporation, alla cui composizione il software e i servizi contrbuiscono per il
57%.
Presente in Cina da oltre 20 anni, Ibm registra profitti su questo
mercato da 11 e punta ora sui servizi, per i quali si prevedono crescite anche
superiori al 20%.
In Cina Ibm conta su 3.800 dipendenti, pari all’1% della
forza lavoro complessiva della società, mentre 4.500 sono gli addetti che
prestano la loro opera negli impianti di produzione ai quali Ibm è legata
contrattualmente.

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