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Intelligenza artificiale, un’opportunità per l’essere umano

L’intelligenza artificiale non è fantascienza, ma uno strumento reale che può consentire di aprire nuovi orizzonti al nostro modo di pensare e prendere decisioni e può esaltare la nostra creatività”.

È la convinzione con cui il rettore Roberto Pinton guida l’Università di Udine, un ateneo che conta quattro professori fra i 2mila studiosi di intelligenza artificiale più influenti al mondo nei loro settori di ricerca – Fabio Buttussi, Luca Chittaro, Angelo Montanari e Giuseppe Serra – e una quarantina di docenti attivi nel settore, che pubblicano i risultati delle loro ricerche sulle principali riviste e che sono coinvolti nei comitati di programma dei maggiori convegni internazionali e nei comitati editoriali di importanti riviste.

Un concentrato di saperi e professionalità che raccoglie una lunga storia dell’ateneo friulano in questo ambito e un presente estremamente dinamico per ricerca e offerta formativa. A riprova della propensione ai temi d’avanguardia dell’Ateneo friulano, a dicembre 2022 si è tenuta a Udine la 21ma edizione dell’International Conference of the Italian Association for Artificial Intelligence, con la partecipazione record di più di 350 studiosi.

Inoltre, nel corso del mese di luglio si è svolta l’International summer school on artificial intellingence che ha visto settanta esperti italiani e stranieri dibattere sui temi più caldi degli ultimi mesi nel settore dell’intelligenza artificiale: IA generativa, computer vision, reti neurali, large language models.

«Il concetto stesso di intelligenza artificiale, l’insieme delle conoscenze attuali e degli sviluppi prevedibili evidenziano un aspetto fondamentale: la capacità di giudizio resta solo dell’uomo – sottolinea il rettore. L’IA, perciò, non è e non può essere una minaccia per l’essere umano». Del resto, continua Pinton ricontestualizzando Cartesio, “la macchina non sa cosa non sa”. Quindi, “la leva resta inequivocabilmente in mano agli uomini e alle donne che usano l’IA”.

E questo è l’approccio e lo spirito che anima l’importante offerta formativa dell’ateneo di Udine che, oltre ai corsi di laurea in informatica presenti sin dal 1979, comprende: la triennale in Internet of Things, Big Data, Machine Learning e la magistrale in lingua inglese in Artificial Intelligence & Cybersecurity (doppio titolo con l’Alpen-Adria-Universität di Klagenfurt). Da sottolineare è anche la nuova laurea triennale in Filosofia e trasformazione digitale, che incrocia discipline umanistiche e informatiche.

L’ateneo ha, inoltre, attivato il dottorato di ricerca in Informatica e Intelligenza Artificiale ed è coinvolto nel dottorato nazionale in IA. Non è, quindi, casuale che l’intelligenza artificiale risulti una delle otto aree interdisciplinari di riferimento nel piano strategico 2022-25 dell’Università di Udine.

L’ateneo è anche particolarmente attivo per un trasferimento tecnologico efficace della ricerca sul territorio, in virtù di un rapporto di collaborazione e stimolo che ha saputo creare con il tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia – per esempio attraverso il Cluster dell’Ict Ditedi – e il polo di ricerca avanzata Uniud Lab Village.

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