intelligenza artificiale video Adobe

La tecnologia di intelligenza artificiale ha tutto il potenziale per rivoluzionare il mondo del video. Può facilitare e rendere più “smart” la produzione, la distribuzione e l’engagement da parte del pubblico. Di conseguenza, migliorando l’intera esperienza sia per le aziende che per i clienti e i fruitori.

Di questo ne è sicura Adobe, azienda che ne sa qualcosa in fatto di video. Nonché, negli ultimi anni sempre di più, anche di intelligenza artificiale. Soprattutto nell’integrazione delle tecnologie di intelligenza artificiale nelle piattaforme per il video e per l’imaging.

Sul proprio blog, Adobe condivide alcune riflessioni sul ruolo che la intelligenza artificiale giocherà e sta già giocando in questo settore. Non in un futuro lontano, ma oggi.

Video e intelligenza artificiale

Secondo Adobe, gli algoritmi di intelligenza artificiale possono determinare il contenuto video che genera la migliore risposta. E fornirne quindi di più di quel tipo. Possono anche ridurre i tempi di implementazione delle campagne e offrire una maggiore personalizzazione su vasta scala. Nonché aiutare a raccogliere informazioni dai consumatori e abilitare test rapidi.

Non c’è dunque da meravigliarsi se, con l’attuale boom del video per il marketing, più della metà dei marketer sta attualmente utilizzando intelligenza artificiale. E se per l’anno prossimo ne saranno più dei tre quarti. In ciò, Adobe fa riferimento a una ricerca di Business Insider Intelligence sul tema, disponibile a questo link.

Alcune tendenze emergenti comprendono l’analisi dei dati, la produzione video stessa e la personalizzazione del contenuto e dell’esperienza di fruizione.

Uno degli usi preminenti della intelligenza artificiale è nella elaborazione di data & analytics. Integrata in piattaforme video intelligenti, questa tecnologia può gestire la raccolta dei dati e la successiva analisi. Può poi identificare efficacemente comportamenti e trend, per estrapolare nuovi insight e indirizzare le azioni di conseguenza.

Secondo Adobe però, questo è solo l’inizio: l’intelligenza artificiale sta superando l’analisi dei dati per arrivare alla loro generazione. I marketer vedono dunque nell’intelligenza artificiale una enorme opportunità per migliorare il targeting e la personalizzazione nel media placement. E ritengono che essa avrà un grosso impatto nella programmazione nei prossimi anni.

Dalla produzione al marketing

Tecnologie di intelligenza artificiale sono utili anche in fase di produzione video. Anche in questo caso, ciò è già una realtà e non si parla di un lontano scenario futuristico.

MagistoAd esempio con Magisto gli operatori di marketing possono creare facilmente nuovi contenuti video basati su foto e video caricati. Magisto è un video editor smart basato su un’applicazione web e su una piattaforma online. Questa utilizza una propria tecnologia di intelligenza artificiale per creare video professionali in maniera semplice e in pochi minuti.

Nell’ambito dei prodotti Adobe, la funzione Color Match di Premiere Pro è potenziata dall’intelligenza artificiale di Adobe Sensei. Con essa, i creatori di video possono effettuare automaticamente il match dei colori tra gli shot. Ad esempio, per assicurarsi che il tono dell’incarnato di un attore o di un modello sia omogeneo tra i fotogrammi.

Nell’applicazione video professionale Adobe ci sono altre funzioni basate sulla intelligenza artificiale. Ad esempio l’Automatic audio ducking riduce in modo intelligente il volume della musica quando si sovrappone ai dialoghi. Oppure, come gli strumenti di animazione del Puppet tool.

Per quanto riguarda la personalizzazione, l’intelligenza artificiale può aiutare gli addetti al marketing a comprendere meglio i gusti e le esigenze della loro audience. Una maggiore rilevanza dei video di marketing si traduce in maggiore coinvolgimento, conversione e ROI. Elementi, questi ultimi, chiaramente essenziali per una efficace strategia di digital advertising.

Verso il futuro

In questo campo Adobe cita anche l’attività di ricerca del MIT Media Lab sul riconoscimento e tracciamento automatico delle emozioni in risposta ai contenuti video.

In ultima analisi, quindi, la tendenza dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel video non può che continuare a crescere. È pertanto necessario per le aziende esplorare questo territorio e familiarizzare con queste tecnologie.

Oltre alle enormi potenzialità per produttori e marketer, intelligenza artificiale e machine learning aprono tante altre prospettive. Ad esempio il controllo gestuale, il tagging specifico per il contesto, il neuromarketing e il rilevamento biometrico per monitorare la risposta del visualizzatore. Ad esempio, il marketing context-aware utilizza l’elaborazione del linguaggio naturale per posizionare meglio gli annunci video nei contenuti video pertinenti.

Nonostante tutte queste possibilità già esistenti o prossime al realizzarsi, c’è ancora qualche ritardo sul campo, evidenzia Adobe. L’azienda cita una ricerca di Conductor secondo cui più di un terzo dei dirigenti del marketing a livello globale si sente ancora perlopiù impreparato a utilizzare efficacemente l’intelligenza artificiale, rispetto a tutte le altre tecnologie con cui lavora.

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