Il BPaaS è il quarto strato del cloud

Che differenza c’è fra outsourcing di processo e SaaS? A una conferenza ibrida (reale-virtuale) il compito di spiegarlo: Slam ’11.

Le aziende vogliono trasformare costosi sistemi di applicazione su supporto cartaceo e sistemi legacy in utility telco-like, con processi snelli e pagamenti a consumo.

In un contesto caratterizzato dal mercato e rapidi cambiamenti normativi, il BPaaS, ossia Business process as a service, consente la vera flessibilità del processo che offre vantaggi competitivi agli early adopter.

Dal 18 al 22 aprile la città di Mountain View, in California, ospiterà il Cloud Computing Slam ’11, un evento ibrido, reale-virtuale, nel quale solo il cui primo giorno ha una collocazione fisica.
L’evento è figlio di iniziative precedenti, svolte con la stessa formula.

Il BPaaS aggiunge un quarto strato oltre a IaaS, PaaS e SaaS, e ad oggi comprende la conversione di forme di flussi di lavoro basati su carta, l’imaging e la gestione dei documenti, e-payment, degli assegni e servizi di trasferimento di fondi, e-mail e SharePoint tra altre soluzioni.

Lo Slam ’11 analizzerà diversi scenari in cui BPaaS e flessibilità di processo sono in grado di trasformare l’impresa. Che diferenza c’è tra BPaaS e Business Process Outsourcing (BPO)?

E tra BPaaS e SaaS? Verrà inoltre esplorato il panorama odierno cercando d’immaginare l’offerta BPaaS che esisterà nel 2015. Secondo dati presentati dall’organizzazione a fine 2010,
il BPaaS è un componente chiave di tutto il mercato cloud, con una dimensione di mercato annuale prevista per il 2014 in 114 miliardi di dollari.

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