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Ibm Watson Data Platform, il machine learning as a service

Ibm ha annunciato la disponibilità di Ibm Watson Data Platform, piattaforma messa a punto per aumentare l’impatto dell’intelligenza artificiale sul business stimolando la collaborazione.
Basata su Ibm Cloud, e immediatamente disponibile tramite piani di offerta sia self service sia enterprise, l’ultima nata supporta le aziende a ricavare dati dagli insight di maggior valore ovviando l’ancora a diffusa incapacità dei team di lavorare insieme sui dati comuni e la mancanza di una visione coerente dei dati da parte di professionisti che lavorano in silos, hanno seguito percorsi di formazione diversi e passano troppo tempo a raccogliere e pulire i dati.

Nata per capitalizzare gli investimenti Ibm su Apache Spark, IBM Cloud, cognitive computing e The Weather Company, Ibm Watson Data Platform aumenta, infatti, il livello di collaborazione fra data scientist e data engineer, analisti di business e sviluppatori, che possono lavorare insieme su un set di dati, applicando i linguaggi, i servizi e gli strumenti che preferiscono, visualizzando e condividendo in tutta l’azienda gli insight ricavati.
Per loro, fa sapere Big Blue, sarà di fatto, possibile caricare in cloud grandi volumi di dati di diverse tipologie a una velocità di fino a dieci gigabyte al secondo, pulire, modificare e comporre i dati per facilitare la modellazione, aggiungere e rimuovere collaboratori a seconda delle necessità, fare “drag and drop” di servizi in uno spazio di lavoro dedicato per ottimizzare la produttività e la gestione del tempo.
Tutti supportati da Ibm Watson Machine Learning che, basato su Apache Spark e attualmente accessibile tramite Watson Data Platform, come API su Ibm Bluemix o su z/OS, è sia in grado di costruire automaticamente e in modo intelligente i modelli a partire dai dati strutturati e non strutturati e dalle librerie di machine learning, sia di accelerarne l’implementazione nelle attività aziendali.
Stando a quanto riportato da Ibm in una nota ufficiale, la tecnologia brevettata Cognitive Assistance for Data Science, che al suo interno include il più ampio set di algoritmi oggi disponibile sul mercato, valuta ogni algoritmo di machine learning rispetto ai dati forniti, consigliando l’abbinamento ottimale a seconda delle esigenze.

In questo modo, grazie a Watson Data Platform, attorno al quale si sta formando un ecosistema in crescita di fornitori di servizi tecnologici, che permette ai professionisti dei dati di utilizzare i linguaggi e i servizi che preferiscono, tra cui già SQL, Python, R, Java e Scala, le aziende saranno in grado di combinare i propri dati con i dati esterni, utilizzando la governance integrata per gestire i requisiti di elaborazione, di privacy e normativi, mantenendo al tempo stesso il pieno controllo dei propri dati.

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