Ibm prosegue sulla strada della sicurezza

Il costruttore ha in programma di rilasciare un set di Api che sarà incluso in WebSphere Versione 5.1, disponibile verso la fine dell’anno.

Determinata a inserire la propria tecnologia nel core degli standard dei servizi Web emergenti, Ibm rilascerà un set di Api progettato per affrontare la sicurezza critica e le necessità di integrazione delle terze parti. Il set sarà incluso in WebSphere Versione 5.1 alla fine dell’anno. Sebbene lo studio affronti la preoccupazione delle aziende in merito al ritardo degli standard sulla sicurezza dei servizi Web, alcuni responsabili pensano che Ibm rischierà inizialmente di essere accusata di proseguire solo nei propri piani e che il lavoro di Big Blue si aggiunga, inutilmente, alla miriade di sforzi già in via di sviluppo da organizzazioni quali il World Wide Web Consortium (W3C), l’Organization for the Advancement of Structured Information Standards (Oasis) e anche la Web Services Interoperability Organization (Ws-I), guidata dalla stessa Ibm e da Microsoft.

Negli altri servizi Web sviluppati, Ibm, Microsoft e VeriSign hanno mantenuto le loro promesse sottoponendo l’ultima versione della specifica Ws-Security all’Oasis. Ibm si sta aprendo per spingere lo sviluppo di WebSphere in una piattaforma dominante focalizzata sulla sicurezza per i servizi Web e ha Tivoli come fornitore di soluzioni di gestione della sicurezza.Secondo un portavoce della società, il set di Api standard permetterà ai clienti di inserire con estrema facilità un Web Sso o uno strumento di gestione degli accessi Web a scelta, in particolare per rafforzare le richieste di autenticazione e autorizzazione.

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