Quali scelte fare per gestire coerentemente il datacenter come area fisica? Ne parliamo con Cristiano Accorrà di Ibm, che indica la strada per un futuro fatto di efficienza energetica.

Il datacenter è anche uno spazio fisico da gestire, rivedere periodicamente, adattare, governare.

In un momento il fattore prestazionale e quello del tempo nel rilascio di un’applicazione sono dirimenti, la struttura It, che deve  essere una fonte di vantaggio per il business, va sottoposta a un processo di valutazione attento e continuo.

Ce lo spiega Cristiano Accorrà, Site & Facility Services offering manager di Ibm, che inquadra proprio il datacenter come quel contenitore che consente di dare risposte alle esigenze di business in termini di servizi e di tempo in cui questi vengono erogati.

Serve, è chiaro, una strategia, capace di coniugare i tre principi di base: continuità operativa, flessibilità delle infrastrutture, efficienza gestionale ed energetica.

In questo contesto non esistono fratelli minori: tutti i datacenter, per Ibm, meritano lo stesso livello di attenzione, la stessa expertise di governo: quelli propri, con cui eroga i servizi, quelli degli utenti.

Per puntare comunemente allo stesso futuro, in cui il datacenter, fisicamente, occuperà un minor spazio, ma sarà sempre (e anzi di più) totalmente governato come uno strumento di business e sarà una macchina super-efficiente dal punto di vista energetico.

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