Axway Financial Exchange propone una nuova architettura per i pagamenti che gestisce contemporaneamente messaggi in formati differenti e protocolli diversi.
Al passo con le direttive a cui fa capo la Single Euro Payments Area e alla natura sempre più globale dei pagamenti, Axway ha rivisitato la propria soluzione Axway Financial Exchange allineandola alle nuove esigenze, in termini di architettura per i pagamenti, espresse da aziende e istituzioni finanziare.
Stando a quanto reso noto dalla realtà che collabora con 14 delle 15 principali banche al mondo e con 9 delle 10 più importanti banche degli Stati Uniti, Axway Financial Exchange consente ora di ridurre i costi e aumentare la conformità agli standard globali, incluso l’attuale Electronic banking Internet communication standard, o Ebics Ts.
Oltre a consentire l’utilizzo delle firme digitali personali per convalidare ed elaborare in modo automatico i dati in entrata, l’ultima nata integra librerie di formati Sepa e Swift preconfigurate, con funzionalità di mapping e di gestione dei processi. Il ché evita il rifiuto delle transazioni, migliora l’elaborazione Stp (Straight-through processing) e riduce i costi di connessioni e trasmissioni.
Elementi che, sommati, hanno già fatto propendere il Credit Agricole Cib per l’implementazione della nuova soluzione in vista dell’imminente migrazione dal protocollo Etebac a quello Ebics da parte dei propri 4.600 clienti. Il tutto nell’ottica di una globalizzazione, che implicando maggiore complessità, richiede di semplificare i flussi che devono rispettare protocolli sia locali, che internazionali.
- Axway potenzia autenticazione e identità digitali nella Pa
- Da Axway una soluzione per l’interazione con clienti e partner
- Processi multi-enterprise con Axway B2Bi
- Axway contro frodi, perdita di dati e furti d’identità
- Axway dalla diretta all’indiretta, con giudizio
- Axway pronta al nuovo business
- Sepa in ritardo, fra standard, inazioni e investimenti fatti
- Muovere i dati in banca costa troppo
- Quando la banca è low-impact
- La sicurezza cerca casa anche in banca