Quando la banca è low-impact

Con il supporto di Italdata, Banca Tercas ha scelto di sostituire ogni singolo server presente nelle proprie 112 filiali con Nas Iomega.

Rinnovare la propria infrastruttura It con soluzioni Nas più flessibili. Portato a termine il progetto di consolidamento e virtualizzazione con Vmware su BladeCenter Ibm e migrata la nuova piattaforma di sportello che opera su Web, Banca Tercas ha deciso di sostituire i propri server tradizionali con le unità StoreCenter ix4-200d Nas Server (nella foto) di Iomega.

Supportata dal partner tecnologico Italdata, la Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo (850 dipendenti e 112 filiali distribuite fra Abruzzo, Marche, Molise, Emilia Romagna e parte del Lazio), ha inteso ridurre obsolescenza, ingombro e consumi elevati, che da sempre incidono sui costi di noleggio, assistenza e manutenzione del proprio parco It installato.

Con un’implementazione in fase di completamento, l’offerta Iomega è attualmente utilizzata per operazioni di storage temporaneo e per operazioni patch per la distribuzione di aggiornamenti software posizionati sui Nas da inviare ai differenti client. Particolarmente attenta al consumo energetico, Iomega sta continuando a lavorare con Banca Tercas anche su altri fronti.

Primo fra tutti l’individuazione di una soluzione personalizzata per rispondere a esigenze specifiche quali l’aggiornamento centralizzato per la distribuzione dei firmware, la creazione di cartelle e l’immissione di nuovi utenti. Elementi sui quali si concentra l’attenzione di Marco Di Blasio, dell’Ufficio Tecnologie di Banca Tercas, interessato a soluzioni che, per l’intero Gruppo, soddisfino specifiche richieste di storage attuali e future.

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