Con una serie di incontri che ha visto coinvolte le istituzioni, l’ecosistema presente sul territorio, e naturalmente tutte le sue persone, HPE Italia ha creato un momento per condividere e ispirare il nuovo modo di vivere e lavorare.
Il rigenerato Campus di Cernusco sul Naviglio, da sempre modellato sulla storica sede californiana di Palo Alto e oggi dotato di spazi rinnovati e nuove dotazioni tecnologiche, è stato la cornice dell’evento e rappresenta – sottolinea la società americana – la perfetta espressione della filosofia “Edge-to-Office” lanciata da HPE che mette sempre più al centro le persone e la sostenibilità.
Grazie a un investimento molto importante, HPE Italia può dunque ora assicurare alle sue persone una nuova modalità di lavoro più sostenibile, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico ed essere di ispirazione per la rivalutazione del territorio.
Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, ha spiegato: “Il nuovo corso che presentiamo oggi è la naturale evoluzione della nostra cultura aziendale e va ben oltre un modello di lavoro innovativo, con una sede rigenerata e nuovi supporti tecnologici.
Questa modalità sottolinea come, da sempre, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, sia il pilastro fondamentale della cultura, della visione e della strategia di HPE. Ed è proprio a questi modelli rispettosi verso l’ambiente che si ispira anche la stessa architettura e struttura del building. Un progetto che si evolve di pari passo con la tecnologia di HPE, dove ogni cambiamento messo in atto è sistemico e abbraccia una propria estetica distintiva, fatta di progresso e sostenibilità.
Rappresenta il rinnovare l’impegno a riconoscere valori come la diversità e l’inclusione, a investire nel talento e nelle competenze, a cementare lo spirito di coesione tra le persone e fare di HPE un luogo dove tutti vorrebbero lavorare. Significa, infine, impegno verso un modello di costante rigenerazione dove sinergie, idee e futuro si incontrano, per continuare a fare di HPE un leader tecnologico globale”.
HPE è stata tra le prime aziende It a stabilire obiettivi climatici basati su criteri scientifici in linea con gli accordi di Parigi e l’impegno in questo ambito l’ha portata a ottenere importanti riconoscimenti. Infatti, figura nel Dow Jones Sustainability Index come azienda più sostenibile a livello globale nel proprio settore, e nel 2020 è stata inserita dall’Ethisphere Institute tra le World Most Ethical Company.
HPE è costantemente impegnata anche nell’ambito sociale della sostenibilità. Un esempio sono i programmi innovativi in materia di congedo parentale, con un modello unico che conferisce 26 settimane retribuite al 100% ai neogenitori, sia mamma, sia papà, quelle di promozione della crescita manageriale delle donne in azienda, nonché i programmi di formazione dedicati all’inclusione, per valorizzare il ruolo di tutte le colleghe e i colleghi.
Inoltre, nell’ambito del programma “Work That Fits Your Life”, l’iniziativa Wellness Friday prevede un pomeriggio libero al mese che le persone di HPE hanno a disposizione per staccare prima dal lavoro e dedicarsi ai propri interessi ed impegni.
HPE è inoltre in prima linea nella promozione della cittadinanza digitale e della diffusione delle competenze informatiche e STEM, con una lunga serie di attività, molte delle quali dedicate alle nuove generazioni.
Diverse le iniziative organizzate in partnership con istituzioni, scuole, università e centri di ricerca su tutto il territorio nazionale, sempre finalizzate a contribuire alla formazione dei cittadini di domani, perché possano essere preparati ad affrontare le nuove sfide legate alla costruzione di un futuro più intelligente e sostenibile. Il tutto grazie al contributo dei tanti volontari di HPE che hanno a disposizione 60 ore di volontariato all’anno da poter dedicare a queste attività in orario di lavoro.
L’impegno per la sostenibilità è connaturato all’approccio stesso alla trasformazione digitale che HPE propone, il cosiddetto “Cloud che viene da te”, basato sulla strategia as-a-Service e ideato su modelli di economia circolare per rendere le soluzioni digitali più facilmente accessibili e adattabili alle esigenze di organizzazioni di ogni dimensione e settore.
Un approccio grazie al quale aziende e pubbliche amministrazioni possono individuare le infrastrutture e i servizi di cui hanno bisogno e pagare solamente ciò che usano, garantendo così una democratizzazione dell’accesso alle architetture informatiche e una maggiore sostenibilità economica del loro utilizzo.
Passare al modello as-a-service – afferma HPE – può infatti comportare una riduzione fino al 33% di consumo di energia e consente inoltre di entrare in un’ottica di economia circolare, visto che le tecnologie sono ricondizionabili e riciclabili fino al 99,5%.