Hp potenzia e sconta i cluster Linux

La versione 2 di StorageWorks Scalable File Share raddoppia le prestazioni e dimezza i costi della precedente release.

Hp ha operato un aggiornamento del proprio storage software con l’obiettivo di indirizzare specificamente i cluster su Linux. Il prodotto è la versione 2 di Hp StorageWorks Scalable File Share (Sfs), disponibile in luglio, e si occupa di ottimizzare il bandwidth distribuendo simultaneamente i file attraverso cluster di server e storage. Fa parte dell’architettura StorageWorks grid della casa di Palo Alto. Su Sfs 2.0 funzionano Red Hat Enterprise Linux versione 3, SuSe Linux Enterprise server 9, Fedora 4.


La portata della soluzione parte da una decina per arrivare a migliaia di sistemi Linux in cluster, fatto che la rende idonea ad ambienti dove girano applicazioni altamente distribuite, come quelli scientifici, i servizi finanziari o l’animazione digitale.


Rispetto alla release 1, Sfs 2.0 è decisamente più potente: secondo le informazioni fornite dal produttore, sarebbe in grado di trasferire i dati con una velocità tripla, pari a 35 Gb/s. Raddoppiata anche la capacità di gestione, ora pari a 512 Tb, mentre dal punto di vista della tecnologia di I/O sono utilizzate InfiniBand e Gigabit Ethernet.


Dimezzati, invece, i costi, scesi a 44.000 dollari per poter abbordare anche imprese di dimensioni più contenute, operazione che Hp è riuscita a fare riducendo il numero di array di dischi di cui il sistema necessita per funzionare.

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