Hp virtualizza gli Integrity

Una imminente patch per Hp-Ux porterà la tecnologia di virtualizzazione anche sui sistemi basati su Itanium 2.

Hp si appresta a introdurre una nuova versione di Hp-Ux che consentirà di implementare la virtualizzazione sui server Integrity. Si tratta di una caratteristica a lungo attesa dagli utenti che, di fatto, adeguerà la gamma di server basati su chip Intel Itanium 2 ai sistemi Risc Hp 9000, i quali da tempo possono sfruttare le peculiarità della virtualizzazione.


La nuova funzionalità, chiamata Virtual Partitions (o vPars), sarà disponibile dall’inizio di luglio come patch della versione 11iv2 del sistema operativo Unix. Consentirà, come tutte le tecnologie di virtualizzazione in ambito server, di far girare più versioni dell’Os sulla stessa macchina.


In aggiunta, la patch per Hp-Ux includerà Secure Resource Partitions, caratteristica che consentirà di far operare in sicurezza differenti applicazioni su un’unica copia del sistema operativo.


Secondo qualche osservatore, tuttavia, per portare gli Integrity sullo stesso livello funzionale degli Hp 9000, e per farli meglio competere con l’offerta di Ibm e Sun, c’è ancora del lavoro da fare. Quello appena presentato, di certo è un ottimo inizio.


Il gap si ridurrà ulteriormente quando Hp introdurrà, presumibilmente entro la fine dell’anno, la tecnologia Virtual Machine, che promette maggiori potenza e flessibilità rispetto a vPars.


Nel frattempo, la società è anche al lavoro per incorporare in Hp-Ux la tecnologia di Veritas in tema di clustering e di file system, con l’obiettivo di finalizzare il lavoro appena dopo l’estate.


Per il 2006, poi, la roadmap prevede l’uscita di Hp-Ux 11iv3, versione che apporterà uno stack I/O completamente riscritto e che potenzierà ulteriormente il lato virtualizzazione e la gestione delle partizioni.

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