Hp non avrà più problemi di ordini

Parola del ceo, Carleton Fiorina: terminata la migrazione del sistema di supply chain di server e storage. La società smussa anche le asperità con il canale dei partner europei.

24 settembre 2004

Hp ha finalmente messo a posto il proprio nuovo sistema di gestione ordini di server e storage. Che sia il caso di cominunicarlo viene dal fatto che è stato lo stesso ceo della società, Carleton Fiorina, a evidenziarlo al cospetto di esponenti del mondo degli investitori alla Bank of America di San Francisco.


Del resto si tratta della risoluzione di un problema, grosso, che ha inficiato le performance finanziarie della casa di Palo Alto nell’ultimo trimestre, e che è costato il posto a Peter Blackmore, che era responsabile delle vendite dei sistemi di fascia alta, ovvero quelli che hanno maggiormente risentito delle inefficienze del sistema preesistente.


Problemi di mancati ordini e mancate consegne non dovrebbero verificarsi più, con la migrazione completata al nuovo sistema di backlog, stando a Fiorina, che ha approfittato del proscenio per affrontare anche altri temi spinosi.


Come quello relativo alla scontistica e alla possibilità di rientrare dell’invenduto sul canale europeo, che ha creato qualche difficoltà alla società, sempre durante lo scorso trimestre.


Ora a Palo Alto hanno varato un nuovo set di termini e condizioni per i partner di canale europei che entrerà in vigore all’inizio del prossimo anno fiscale, cioè il prossimo primo novembre, e di cui ancora non si conoscono i dettagli.


Su un piano più generale, Fiorina ha definito l’industria It, che sarebbe in lenta crescita (se raggiunge il 2% per fine anno, va bene) come un settore maturo e che può accontentarsi di crescere di due volte rispetto all’economia reale, quando, invece, negli anni 90 cresceva di cinque volte in rapporto al Pil.


Il ceo ha anche aperto una parentesi sulla situazione finanziaria della società, definendola forte, dato che Hp può, contestualmente, riacquistare 5,1 miliardi di azioni proprie, pagare dividendi alti quanto non mai, investire in ricerca e sviluppo e procedere ad acquisizioni.

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