Ho cambiato la configurazione e il PC continua a riavviarsi

Recentemente ho aggiornato la configurazione del PC. Ho cambiato la scheda madre con una Chaintech 7VJL, il processore con un Athlon XP 2700+ e installato Windows XP Professional. Da quel momento ho cominciato ad avere problemi di riavvii inaspettati, …

Recentemente ho aggiornato la configurazione del PC. Ho cambiato la scheda
madre con una Chaintech 7VJL, il processore con un Athlon XP 2700+ e installato
Windows XP Professional. Da quel momento ho cominciato ad avere problemi di riavvii
inaspettati, continui controlli di coerenza del disco principale ed in più
non riesco a scrivere file sul masterizzatore, pena la sua sparizione da Esplora
Risorse insieme all’unità CD. I CD-RW con dati già scritti
vengono letti normalmente da entrambe le unità ottiche. Ho scritto alla
casa madre e i loro tecnici mi hanno prospettato problemi di temperatura sulla
CPU e consigliato di cambiare l’alimentatore con uno da 350 W. È
possibile che il problema sia determinato dalla memoria che funziona a 266 MHz
contro i 333 del processore?

Riteniamo che la diagnosi fatta da Chaintech sia corretta,
nessuno dei problemi elencati sembra risalire a un problema software.

La superficie dei dissipatori a contatto con il processore
è di solito ricoperta da una pellicola di materiale termoconduttivo
che facilita il trasferimento del calore dal chip al dissipatore. A causa dell’elevata
temperatura raggiunta dal processore questo materiale si fonde creando un corpo
unico tra le due superfici.

Quando si rimuove la ventola per installarla su un altro processore lo strato
di materiale fuso rimane sul chip precedente, quindi sul processore nuovo potrebbe
non esserci un perfetto contatto tra la superficie del dissipatore con il nuovo
chip con conseguenti problemi di surriscaldamento della CPU. Inoltre la capacità
di smaltimento di dissipatore e ventola potrebbe non risultare adeguata per
il nuovo processore.

Lo stesso discorso di inadeguatezza è valido per la potenza
dell’alimentatore
. A parità di tecnologia le CPU più
veloci assorbono maggiore energia.

La diversa velocità delle memorie rispetto al FSB del processore
non è un problema
, i due bus possono funzionare a velocità
indipendenti senza inconvenienti. Diventa un problema se nel BIOS si forzano
le memorie a funzionare a 333 MHz anziché lasciare che sia il BIOS a
determinare automaticamente i valori corretti rilevandoli dal chip SPD.

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