Google deve convincere sul mobile

Una trimestrale che non centra le aspettative di Wall Street. Il nodo è l’advertising su mobile.

Non sono piaciuti a Wall Street i risultati della seconda trimestrale dell’anno di Google.
La società mostra infatti ancora alcune debolezze sul fronte mobile, mentre il suo modello di business tradizionale comincia a raggiungere lo stadio di maturità e i risultati lo dimostrano.
Nel periodo in esame, infatti, la società ha mancato le previsioni si Wall Street sia sul fronte del fatturato, attestato a 11,1 miliardi di dollari, contro gli 11,3 attesi, sia sul fronte del fatturato, fermo a 9,56 dollari per azione, contro i 10,8 previsti, con immaginabili contraccolpi sul titolo nella giornata di ieri. Tutto questo, malgrado entrambe le voci risultino in crescita rispetto all’anno precedente.

A preoccupare gli analisti, in particolare, è il calo del costo per click, sceso del 6 per cento rispetto al pari periodo dell’anno precedente: gli investitori richiedono sempre più spesso di raggiungere i loro target via piattaforme mobile e Google sta in questo momento ancora investendo per rispondere adeguatamente alle nuove esigenze.
Del resto, lo stesso Larry Page ha riconosciuto di essere in una fase di transizione: ”Sarebbe facile – ha dichiarato – poter schioccare le dita e in un attimo poter raggiungere miliardi di persone. La realtà è più complessa: c’è tanto lavoro da fare ed è quello che stiamo facendo”.
Ad esempio con i nuovi tool e i nuovi strumenti per l’advertising mobile, annunciati lo scorso mese di febbraio; ad esempio con l’acquisizione di Waze; ad esempio con la spinta su Android.

C’è da dire, e Bloomberg lo evidenzia bene nel suo report, che il momento non è semplice: la trimestrale di Yahoo, annunciata due giorni fa, presenta le stesse debolezze sulla raccolta pubblicitaria di quella di Google, mentre Facebook è attesa la prossima settimana alla prova dell’andamento della raccolta mobile.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome