Privacy: il Garante chiede un supplemento di istruttoria per Google

Prosegue l’indagine avviata in aprile di concerto con le Authority di Francia, Germania, Olanda, Spagna e Regno Unito. Nuove richieste e il colosso di Mountain View è a rischio sanzione.

Un supplemento di istruttoria: è quanto chiede il Garante per la Protezione dei dati Personali in relazione all’indagine avviata lo scorso mese di aprile in merito al rispetto della normativa italiana da parte di Google, dopo l’adozione delle nuove regole privacy.

L’indagine era stata avviata congiuntamente da Italia, Francia, Germania, Olanda, Spagna e Regno Unito e alla fine della prima fase di indagine la Francia ha confermato la violazione delle disposizioni in materia di protezione dati e ha richiesto a Google l’adozione di specifiche misure; i Paesi Bassi hanno richiesto un supplemento di indagine e non escludono sanzioni; il Regno Unito sta completando l’analisi preliminare; la Germania è pronta con un procedimento che potrebbe dar luogo a un provvedimento a carattere prescrittivo per l’adozione di specifiche misure per conformare i trattamenti alle norme nazionali; la Spagna sembra intenzionata ad avviare una procedura a carattere sanzionatorio per violazione dei principî cardine della normativa nazionale.

Per quanto riguarda l’Italia, il supplemento istruttorio riguarda
l’informativa e il consenso all’uso dei dati, la loro conservazione e il loro possibile incrocio, anche tra prodotti e servizi diversi.
Anche nel nostro caso, gli elementi presentati da Google saranno determinanti per valutare una eventuale adozione ”dei provvedimenti ritenuti più opportuni, inclusi, qualora dovessero ricorrerne i presupposti, quelli a carattere prescrittivo o sanzionatorio”.

Da parte sua, Google resta ferma sulle proprie posizioni e ribasice in una nota ufficiale: “La nostra normativa sulla privacy rispetta la legge europea e ci permette di creare servizi più semplici e più efficaci. Siamo stati costantemente in contatto con le diverse autorità coinvolte nel corso di questa vicenda e continueremo a esserlo in futuro.”

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